Felipe Massa non ci sta ed attacca nuovamente Lewis Hamilton per le sue manovre azzardate che in più di un’occasione hanno penalizzato lui e suoi colleghi. Anche oggi durante il Gran Premio di Singapore vinto da Sebastian Vettel, il pilota brasiliano della Ferrari si è lamentato del comportamento dell’inglese in occasione dell’incidente nei primi giri di corsa: “Ancora una volta Hamilton ha dimostrato di non saper proprio usare la testa. Anche in qualifica ha rischiato di fare un incidente e nonostante le penalità, nonostante i richiami Lewis non vuol proprio fermarsi a riflettere. Non capisce. È importante continuare a condannare certi comportamenti, non ci si può comportare così in pista“. Tutti sappiamo che il pilota anglo-caraibico ha uno stile di guida particolare, veloce, aggressivo e irruente nei sorpassi e spesso questa sua foga lo spinge a fare a “sportellate” con le altre vetture in pista con contatti più o meno significativi, alcune volte causando il ritiro dell’avversario e, il più delle volte, di sè stesso. Molti si dividono sulle responsabilità, chi considera le sue manovre lecite, lo adora e lo ringrazia per offrire sempre uno spettacolo che in Formula 1 mancava da troppi anni, chi invece vorrebbe togliergli la superlicenza per non farlo più prendere parte ad una gara. Premettendo che la colpa oggi è totalmente sua, non sembra che Hamilton nell’accaduto non “abbia usato la testa” come sostiene Massa. Non si vuole giustificarlo, la responsabilità dell’incidente è pienamente sua. Certo, commette un errore evidente ma nella manovra non si vede “cattiveria” e irruenza, caratteristiche tipiche dell’inglese con i quali spesso compie i sorpassi, e oltretutto la sua azione non resta impunita. Anzi Lewis, che cerca l’attacco su Massa, desiste dal suo intento proprio per evitare conseguenze e si riaccoda alla Ferrari ma fato vuole che la sua ala anteriore tocchi il posteriore della monoposto del ferrarista forandogli lo pneumatico e compromettendo la gara di entrambi. Quello di oggi è stato un normale contatto di gara non condannabile in quanto a “cattiveria”, che comunque è stato giustamente punito. [jwplayer config=”15s” mediaid=”97862″] Anche Hamilton ha subìto un tamponamento con la stessa dinamica a Spa nello scorso Gran Premio del Belgio da Kobayashi con conseguente ritiro del campione del mondo 2008 ma nè “la vittima” nè altri hanno sollevato il polverone che va ad alzare puntualmente Massa. Probabilmente il buon brasiliano si sente un pò bersaglio dell’inglese dal momento che il più delle volte è lui a subire le manovre azzardate (vedi Montecarlo di quest’anno) del pilota della McLaren ma oggi, con tutta la ragione che aveva comprensibilmente, ha sbroccato, ha contribuito ad alimentare anche quanto accaduto ieri in qualifica, un tantino troppo andando anche a dare una pacca un pò troppo energica al rivale mentre questi stava concedendo un’intervista alla BBC. Un gesto legato anche alla frustrazione per il fatto che nonostante il pit stop forzato di entrambi Massa è arrivato nono mentre Hamilton, che ha dovuto scontare anche la penalità, è transitato sotto la bandiera a scacchi quinto recuperando dalla 20esima posizione. L’azzardo, l’aggressività e l’irruenza fanno parte delle corse, poi sta ai piloti dosare queste abilità, c’è chi riesce a trovare la giusta alchimia e trarne vantaggio e chi invece no. E c’era qualcuno un tempo non troppo lontano, connazionale di Massa e che ora guarda le corse da lassù, che in quanto ad azzardo, aggressività ed irruenza era il maestro. Per saperne di più chiedere ad Alain Prost. Di seguito il video della pacca non proprio amichevole di Massa ad Hamilton. [jwplayer config=”120s” mediaid=”97864″]