Marc Marquez ha trionfato nel Gran Premio degli Stati Uniti, nono appuntamento stagionale della MotoGP. Sul circuito di Laguna Seca il pilota spagnolo ha ottenuto il terzo successo stagionale nella classe regina entrando prepotentemente di diritto nella storia del Motomondiale, grazie al sorpasso al quarto giro sul suo idolo Valentino Rossi, proprio lì al Cavatappi dove il pesarese superò Casey Stoner nel 2008. Un sorpasso ancora più deciso e azzardato che lo ha portato momentaneamente in seconda posizione e che ha posto le basi per la rimonta e la vittoria finale, su un circuito dove nessun pilota era mai riuscito ad imporsi alla prima apparizione. Il giovane rookie della Honda è invece riuscito nell’impresa, resa ancora più eccezionale dal fatto che per lui questo è il primo anno nella massima categoria e vincere su un circuito storico e suggestivo come quello californiano ha decisamente un sapore speciale. Così come ha avuto un sapore speciale la consacrazione di Rossi a fine gara, che nel parco chiuso lo ha spintonato scherzosamente prima di abbracciarlo e dargli un cinque, un gesto che sa tanto di un passaggio di consegne generazionale.
Lo spagnolo, balzato in testa dal GP di Germania al Sachsenring la scorsa settimana, ne ha approfittato per allungare il passo sui rivali ancora malconci dopo i rispettivi problemi alla clavicola: il compagno di squadra Pedrosa ha ora 16 punti di svantaggio dal numero 93 mentre Lorenzo è più staccato a 26 punti.
Appassionante è stato anche il duello tra Marquez e Stefan Bradl che per qualche giro ha infiammato la gara. Il giovane tedesco è partito a razzo assaporando per metà gara la fantastica opportunità di andare a conquistare la prima vittoria in MotoGP, prima di essere sopravanzato dalla Honda “quasi gemella” del Cabroncito che aveva un passo nettamente superiore. Un grande risultato comunque per Stefan, la cui gioia è stata rispecchiata a fine gara dal suo team Lcr con abbracci e soddisfazione, che sta dimostrando da alcune gare a questa parte di poter stare benissimo nelle posizioni di vertice.
Valentino Rossi ha chiuso al terzo posto staccato di circa sei secondi dal leader della gara. Il pesarese non ha condotto una gara brillantissima e infatti dopo i primi giri in cui sembrava riuscire a tenere il passo del poleman Bradl ha cominciato a perdere lentamente terreno abbandonando l’idea di poter salire sul gradino più alto del podio. Il Dottore è riuscito comunque a sottolineare gli aspetti positivi di questa trasferta californiana sottolinenado il fatto di essere salito per la terza volta consecutiva sul podio e di essere il primo tra i piloti Yamaha ad aver tagliato il traguardo. E poi sicuramente la soddisfazione di aver tenuto alle sue spalle le altre Honda di Alvaro Bautista, quarto dopo un’intera gara a tallonare il nove volte campione del mondo, e Daniel Pedrosa che è riuscito a vincere la sua gara personale tra infortunati con Jorge Lorenzo chiudendo in quinta posizione. Il maiorchino ha invece chiuso in sesta posizione ed è arrivato visibilmente stremato a fine gara, ma finalmente ora avrà un mese di vacanza per riprendersi al meglio e recuperare dal suo brutto infortunio.
Brutta gara invece per Cal Crutchlow, da cui dopo gli ultimi risultati ci si aspettava decisamente di più della settima posizione. Il pilota britannico non è riuscito a trovare il passo giusto per insidiarsi tra i primi ed è stato battuto anche dai piloti ancora in convalescenza, riuscendo a chiudere, neanche in maniera troppo difficile, alle Ducati di Nicky Hayden, un tempo “mostro della Laguna”, Andrea Dovizioso e Alex De Angelis che quì ha sostituito l’infortunato Andrea Iannone e che hanno chiuso rispettivamente in ottava, nona e decima posizione.