Marotta-Pradè ancora scintille sul caso Berbatov

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Beppe Marotta
Ancora scintille tra Marotta e Pradè © Filippo Alfero/Getty Images

La rivalità tra Juventus e Fiorentina non conosce tregua. A due mesi dalla chiusura del calciomercato i due direttori sportivi continuano a pungersi sulla vicenda Dimitar Berbatov, l’attaccante che ha acceso definitivamente lo scontro fra le due società. Il giocatore è stato conteso dai viola e dai bianconeri prima di firmare definitivamente per il Fulham. Il bulgaro infatti prima avrebbe accettato un’offerta della società dei Della Valle, salvo poi tornare sui suoi passi e trattare con il club di corso Galileo Ferraris ed infine firmare per la squadra inglese. Tutto questo ha causato una vera e propria guerra tra le due dirigenze con continue frecciatine che coinvolgono anche i due presidenti.

Stavolta ad attaccare per primo è stato Marotta, dichiarando che la Fiorentina avrebbe dovuto ringraziare la Juventus per quell’intromissione nella trattativa perché così facendo ha evitato una brutta figura alla società viola, visto che il giocatore durante la chiacchierata con la dirigenza bianconera avrebbe ammesso il proprio disinteresse verso il club toscano. Pronta la risposta del direttore sportivo Pradè che ha chiesto al suo collega bianconero che sarebbe più opportuno dire in faccia certe cose piuttosto che sparlare con la stampa.

Beppe Marotta
Ancora scintille tra Marotta e Pradè © Filippo Alfero/Getty Images

L’ex direttore sportivo della Sampdoria, ora alla Juventus, aggiunge che la Fiorentina è stata abile ad attaccare il club bianconero per una loro lacuna, visto che il giocatore non avrebbe mai firmato per la viola.

Anche i presidenti delle due società non si tirano indietro e Della Valle ai microfoni di La 7 ha attaccato il collega bianconero “”Della vera famiglia è rimasto ben poco, ci sono membri che non sono grandi lavoratori. Purtroppo però bisogna parlare con loro e per trovarli basta andare in qualche discoteca“. Secca la risposta di AgnelliIo in discoteca ci vado onestamente poco, l’ultima volta per la festa scudetto e mi sono divertito tanto. Gli auguro di andarci presto anche lui per festeggiare qualcosa“.

Una rivalità destinata a continuare fin quando a capo delle due società ci saranno queste dirigenze, pronte ad attaccarsi l’uno contro l’altra alla prima occasione. E sono sicuro che non sia finita qua…

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