Marotta: “Conte resterà a lungo, Ibra non arriva”

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Marotta rassicura: "Conte resterà a lungo" | © Valerio Pennicino/Getty Images

Le parole di delusione e rabbia di Antonio Conte dopo la vittoria con il Bologna di sabato sera, riferite al clima di tensione ed astio respirato nella città emiliana e avvertito “bruscamente” con tanto di pietre lanciate contro i vetri del pullman della Juventus che si accingeva a entrare allo stadio Dall’Ara, potevano suscitare preoccupazione in molti tifosi juventini. Inevitabilmente, infatti, nelle ore successive a quelle dichiarazioni, la temperatura delle preoccupazioni per l’ipotesi di un addio di Conte a fine stagione (direzione estero) era salita notevolmente. Lo sfogo a caldo del mister salentino, però, oggi viene chiarito con precisione e lucidità da Beppe Marotta in un intervento a Radio Anch’io che mira a rassicurare il popolo bianconero sul futuro di Antonio Conte, una figura in cui i tifosi juventini intravedono la “guida sicura”, il “condottiero” e, soprattutto, l’uomo pragmatico che sul campo ha dimostrato fin qui il proprio valore. In tal senso, secondo Marotta lo sfogo di Conte è stato condizionato dal clima pesante attorno alla partita, una reazione istintiva. Pertanto, non sembra esservi alcuna nube all’orizzonte che possa condizionare la sua permanenza più a lungo possibile” sulla panchina bianconera, anche se non vi resterà a vita come Alex Ferguson al Manchester United, ma “sono certo che nei prossimi anni avremo Conte ancora con noi”.

Marotta rassicura: "Conte resterà a lungo" | © Valerio Pennicino/Getty Images
Marotta rassicura: “Conte resterà a lungo” | © Valerio Pennicino/Getty Images

In riferimento alla situazione pesante attorno alle trasferte della Juventus lontano dal proprio stadio, però, anche Beppe Marotta decide di intervenire in maniera forte sottolineando il clima di assurda tensione che contraddistingue ogni pre-partita, una situazione che sta progressivamente degenerando e che sta divenendo insostenibile al punto da indurlo ad un paragone molto forte, definendolo un clima da “guerriglia urbana” che risponde perfettamente alla frase latina “mors tua, vita mea” e che affonda le sue radici nella deriva dei valori della società, che andrebbero in qualche modo recuperati fin dall’educazione dei giovani. Ma, se tale tipo di discorso si riconduce inevitabilmente ad un processo lungo e complesso da portare avanti, esiste un’altra questione fondamentale da affrontare in connessione a tale aspetto.

In tal caso, il riferimento è alla polemica scatenata dal tecnico del Bologna Stefano Pioli dopo l’esultanza di Conte a fine gara: una polemica che ha infastidito notevolmente l’ambiente juventino che, in questo caso, si sente “parte lesa” in una situazione di tensione legata alle proprie trasferte. Beppe Marotta, pertanto, esprime il suo punto di vista in difesa della libertà di esprimere le proprie emozioni, perchè “il calcio è contenitore di sentimenti che non vanno repressi”  ma che, ovviamente, devono essere espressi nel rispetto degli avversari così come ha fatto Conte rivolgendo la propria esultanza solo ai tifosi della Juventus presenti.

Oltre alla questione legata al futuro di Antonio Conte sulla panchina bianconera e al problema guerriglia in trasferta, l’attenzione di Marotta – in veste di ds juventino – non può, poi, tralasciare uno dei temi caldi dell’attualità bianconera, ossia le voci sul possibile ritorno di Ibrahimovic alla Juventus nel mercato estivo ed, in tal senso la risposta di Beppe Marotta è perentoria ed esclude ogni ombra di possibilità:non verrà alla Juventus”.

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