Come non si fa a volergli bene? Mario Balotelli si è candidato ieri a miglior calciatore degli Europei. Di diritto. Chi te lo fa un gol così? Manco l’uomo Panini. E sopratutto, chi dopo un gol del genere pensa a mandare in quel posto 30 mila persone gioiose e baldanzose? Sì, nessuno. Pochi minuti prima dell’incontro, Platini aveva avuto parole al miele verso Mario. In un italiano leggermente tendente alla lingua d’oc, Le Roi ha così pronunciato: c’è qualcosa per lui. Detto così è incomprensibile d’accordo, però vi assicuriamo che si stesse riferendo al talento. Un talento purissimo, che si mostra in ogni partita in tutti i suoi eccessi. A qualche interista sarà tornato in mente il 2010. Nostalgia amici nerazzurri? Materazzi forse no, punto di domanda su Thiago Motta. Raiola, chissà.
DON’T TOUCH MARIO – Non toccate Mario Balotelli. Come si fa a criticare un ragazzo che viene insultato e sbeffeggiato ogni volta che tocca il pallone? Come può un giocatore di 21 anni non reagire alle continue provocazioni del pubblico avversario? Irlandesi che non hanno visto la partita della loro Nazionale per 90′ minuti perché occupati a saltare e cantare come se avessero appena vinto la Coppa del Mondo. Al Carnevale di Rio c’è meno entusiasmo. Nessuno dice che hanno sbagliato nel comprare i biglietti di un match del Campionato Europeo per poi dare le spalle al campo. Però che avessero continuato a dare le spalle, in questo modo si sarebbe ricordato oggi soltanto il gol straordinario al 90′ minuto di Supermario.
CENSORE – C’è chi ha applaudito Bonucci per aver letteralmente tappato la bocca al proprio compagno di squadra. Provocatoriamente parlando non mi sento di appoggiare il difensore della Juventus. La reazione di Balotelli forse è stata eccessiva, ma non ci sentiamo stavolta di dargli colpe. Ognuno ha i suoi limiti caratteriali, a 21 anni errori si possono ancora commettere, checché ne dica Marchisio. Anche se Bonucci avesse lasciato sfogare Mario, i tifosi dell’Eire sarebbero comunque stati dieci gradini sotto rispetto a un’ipotetica scala di valori etici. E’ facile prendersela con Balotelli, così come è stato semplice a suo tempo prendersela con Zidane nel 2006.
RESPECT – C’è da sottolineare infine un’altra cosa. La scritta “respect“, che campeggia ormai su tutti i campi internazionali, è forse diventato un’optional? La Uefa non sapeva cosa mettere e allora si è inventata il termine “respect”, in barba a tutti i college d’Inghilterra. Se anche il capitano di una squadra ha la fascia “respect” un motivo ci sarà. Gli spettatori presenti negli stadi, di spalle o meno, hanno il tempo di vedere “respect” di fianco la propria squadra, prima di iniziare a mettersi in posa durante gli inni nazionali e sperare di essere immortalati dalle telecamere. E coloro che non riescono a condividere su Facebook la proprio foto in tribuna, decidono allora di intraprendere una strada diversa. Fischiano. A volte fischiano nel mucchio, a volte a qualcuno che si è rotto nel frattempo una gamba, altre volte fischiano quando vedono una persona che ha la pelle diversa dalla loro. Respect Mario, please.
MARIO BALOTELLI GOL ALL’IRLANDA E LA CENSURA DI BONUCCI
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Super Mario forever anche se il Signore buon Dio è stato troppo magnanino nel fisico e nei piedi e pochissimo con il cervello del “Bad Boy” ma pazienza…..!!!!!!!!
No.
Anch’io sto con Mario! Ho sentito critiche per un braccio leggermente aperto durante un salto, ma nessuno ha criticato le gomitate vere e proprie dei croati! Perchè? Beh.. è Mario Balotelli.
non sto con presuntuosi e arrogantii
Tralasciando il regolamento che può essere discutibile o meno e tralasciando la questione razzismo che anche ieri si è fatto sentire sugli spalti, ma le è venuto in mente che forse l’intervento del “censore” era proprio per evitare squalifiche a Balotelli? O lei pensa che il buon “Censore” volesse evitare uno sgarbo ai tifosi dell’Eire?
@alessandro
“provocatoriamente parlando”..non discuterò mai sul fatto che Bonucci abbia appoggiato i tifosi dell’Eire non facendo sfogare Mario..perché è un no sense, non esiste..provocatoriamente parlando io, Federico Pisanu, avrei lasciato Balotelli rispondere..mi squalificano? bene, spediamo un’ audio-cassetta con tutti gli insulti degli irlandesi e chiediamo la partita vinta a tavolino..siamo sempre sul campo del “provocatoriamente parlando” comunque..
Caro Mario Balotelli, nel vederti ier sera l’apostrofar con il termine “mater ignota” i tifosi dell’Eire, mi è sovvenuta alla mente una canzone di molto tempo fa, cantata da Nino Ferrer, che si intitolava “Vorrei la pelle nera”, in cui un bianco nel sentire la voce potente di molti cantanti di colore americani, voleva eguagliare le loro doti non andando a lezione di canto ma, cosa strabiliante per il tempo, gli anni ’60, addirittura cambiare il proprio colore della pelle come se questa cosa fosse miracolosa e potesse fargli acquisire quello che purtroppo non aveva o non avrebbe mai potuto avere. Questa storia, Mario, per farti capire, che si dovrai ancora migliorare sia come atleta e soprattutto come persona, sei ancora giovane devi crescere in fretta, sei troppo sotto i fari dei media, che ascoltano ogni tuo starnuto o cose strampalate che combini. Quello che succede ora a te, succedeva e qualche volta succede ancora a Fantantonio, che stranamente viene quasi sempre perdonato. Tu sei al centro dell’attenzione perchè bravo, atletico, bella presenza, ragazze sempre al tuo fianco, soldi (tanti) ecc… ecc…; quello che non ti perdonano i non africani (anche se tu sei della bresciana Concesio) è purtroppo ancora adesso nel 2012, la differenza del colore della tua carnagione, che purtroppo per il tuo successo infastidisce molte persone. Non lo chiamarei razzismo perchè sotto sotto è solo invidia. Invidia di non essere come te, di non avere lo stesso successo e le cose che nel tuo mondo (dorato) vorrebbero avere anche loro. Se i buuu di ieri sera ti hanno fatto imbizzarrire come un cavallo di razza, vai oltre e pensa che sei meglio di loro e devi raggiungere la tua meta, farci divertire e poter parlare di te ( sempre nel bene, spero). Da padre con figlio della tua stessa età ti auguro di riuscire nella vita come il pulcino che esce dal guscio e deve percorrere una strada molto lunga, senza finire spero nè nella padella nè nella brace. Ti abbraccio.
Caro Federico Pisanu, provocatoriamente parlando, posso chiederle di spiegare meglio il suo concetto visto che non ho trovato linearità tra quanto dal sottoscritto richiesto e quanto da lei replicato?
@alessandro
mi vedo costretto abbandonare il piano del “provocatoriamente parlando”, ahimè..
1) Sì, mi è venuto in mente che l’intervento del “censore” fu proprio per evitare squalifiche a Balotelli.
2) Non penso che il buon “censore” volesse evitare uno sgarbo ai tifosi dell’Eire.
Però queste risposte sono date sul piano del “razionalmente parlando”, al quale io non volevo arrivare. Non so se coglie il concetto sfuggente.
Qual era il concetto sfuggente? Che nel suo mondo fatto di sogni sarebbe stato opportuno che il Censore non tappasse la bocca a Balotelli anzi magari si unisse al coro del malcapitato e i due, per effetto di un regolamento (ripeto discutibile o meno) avrebbero saltato il prossimo match? E in quel caso il titolo del suo articolo sarebbe stato lo stesso “Noi siamo con Balotelli e voi?”. Inoltre se mi commenta scrivendo “avrei lasciato Balotelli rispondere..mi squalificano? bene, spediamo un’ audio-cassetta con tutti gli insulti degli irlandesi” allora avrebbe dovuto concentrare il discorso del suo articolo su un’altra questione quale quella “degli scarsi provvedimenti a tutela dei giocatori vittime di razzismo”. Mi creda Federico è su questo che si deve fare dei ragionamenti e non su altro!
@alessandro
vedo che hai preso a cuore l’articolo, sono felice di ciò. Lo rileggiamo? Dai. Facendo un’attenta analisi di ciò che c’è scritto, la parola Bonucci compare una volta (l’appellativo censore una volta). Bene, tu Alessandro mi critichi perché ho incentrato il discorso su Bonucci. Ma davvero l’articolo è incentrato sul difensore della grande Juventus? Rileggiamo. Allora, Bonucci una, censore una. Poi c’è respect, termine inglese che in italiano significa rispetto. La parola ricorre nell’articolo 7 volte in 9 righe. Parola con cui termina anche l’articolo. Quindi, mi chiedo e mi domando: Federico, su cosa hai incentrato il tuo articolo? Su Bonucci (C’è chi ha applaudito Bonucci per aver letteralmente tappato la bocca al proprio compagno di squadra. Provocatoriamente parlando non mi sento di appoggiare il difensore della Juventus. La reazione di Balotelli forse è stata eccessiva, ma non ci sentiamo stavolta di dargli colpe), oppure sul rispetto che manca in qualsiasi campo d’Europa ai calciatori di colore (C’è da sottolineare infine un’altra cosa. La scritta “respect“, che campeggia ormai su tutti i campi internazionali, è forse diventato un’optional? La Uefa non sapeva cosa mettere e allora si è inventata il termine “respect”, in barba a tutti i college d’Inghilterra. Se anche il capitano di una squadra ha la fascia “respect” un motivo ci sarà. Gli spettatori presenti negli stadi, di spalle o meno, hanno il tempo di vedere “respect” di fianco la propria squadra, prima di iniziare a mettersi in posa durante gli inni nazionali e sperare di essere immortalati dalle telecamere. E coloro che non riescono a condividere su Facebook la proprio foto in tribuna, decidono allora di intraprendere una strada diversa. Fischiano. A volte fischiano nel mucchio, a volte a qualcuno che si è rotto nel frattempo una gamba, altre volte fischiano quando vedono una persona che ha la pelle diversa dalla loro. Respect Mario, please. Non toccate Mario Balotelli. Come si fa a criticare un ragazzo che viene insultato e sbeffeggiato ogni volta che tocca il pallone? Come può un giocatore di 21 anni non reagire alle continue provocazioni del pubblico avversario? Irlandesi che non hanno visto la partita della loro Nazionale per 90′ minuti perché occupati a saltare e cantare come se avessero appena vinto la Coppa del Mondo. Al Carnevale di Rio c’è meno entusiasmo. Nessuno dice che hanno sbagliato nel comprare i biglietti di un match del Campionato Europeo per poi dare le spalle al campo. Però che avessero continuato a dare le spalle, in questo modo si sarebbe ricordato oggi soltanto il gol straordinario al 90′ minuto di Supermario.)?
ps: ciò che devo scrivere in un articolo, come impostarlo, o altro, me lo dice la mia testa, e se voglio ragionare sul perché i tifosi dell’Eire abbiano fatto tanta strada per sbellicarsi dalle risate mentre la loro squadra perdeva o se sia meglio Krasic o la zebra come testimonial della campagna abbonamenti juve 2012 ho la piena libertà di farlo. Un conto è scrivere un articolo freddo, riportare una notizia e stop. Un altro è metterci la faccia scrivendo ciò che si pensa. Il dibattito ben venga, siamo qui per questo.
Rilegga lei i miei interventi, pensavo fosse semplice dedurre che il mio intervento non era mirato a Bonucci, ma vedo che questa volta il concetto è stato sfuggente per lei. Proverò a ripostarlo magari le è sfuggito e ha risposto tanto per rispondere.
2)avrebbe dovuto concentrare il discorso del suo articolo su un’altra questione quale quella “degli scarsi provvedimenti a tutela dei giocatori vittime di razzismo”. Mi creda Federico è su questo che si deve fare dei ragionamenti e non su altro!
Detto questo ognuno ragiona con la sua testa certo, ognuno imposta l’articolo come vuole, ovvio, poi è logico che decidendo di percorrere una strada, qualcuno possa contestare i suoi ragionamenti e cercare risposte pertinenti e non su Krasic Zebra (che non ho idea a cosa si riferisce e neanche mi interessa).
Saluti e al prossimo articolo, forse. Su questo credo di aver capito la sua NON posizione.
Difficile non leggere e non capire il motivo della parola RISPETTO nell’articolo (“avrebbe dovuto concentrare il discorso del suo articolo su scarsi provvedimenti a tutela dei giocatori vittime di razzismo”).
Distinti saluti