Balotelli illeso dopo incidente stradale

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Mario Balotelli © Scott Heavey/Getty Images

I guai non finiscono mai. Di chi parliamo? Mario Balotelli ovviamente. L’attaccante del Manchester City stavolta è rimasto coinvolto in un incidente stradale a bordo della sua Bentley, anche se fortunatamente non ci sono state grosse conseguenze per lui. Trasportata in ospedale invece la fidanzata Raffaella Fico, anche se si è trattato solamente di una misura precauzionale come specificato anche dalla polizia che è intervenuta sul posto. Il fatto è avvenuto alle 15 di ieri quando Super Mario si è scontrato con un’utilitaria. Non è la prima volta che l’attaccante della Nazionale italiana rimane coinvolto in incidenti automobilistici.

Accadde infatti nell’agosto del 2010 quando poche settimane dopo il suo arrivo in Inghilterra dall’Inter, a bordo della sua Audi A8 si scontro con un’altra autovettura e anche in quel caso Balotelli non riportò alcuna conseguenza. Un periodo piuttosto particolare quello attraversato dall’attaccante del Manchester City dopo le liti in campo con i compagni di squadra per chi dovesse battere un calcio di punizione e dopo lo scandalo del suo incontro con la escort Jenny, con l’attaccante ex Inter che non ha accettato i ricatti dei tabloid inglesi per censurare le foto. Un fatto, questo della scappatella con la escort, che avrebbe mandato su tutte le furie Raffaella Fico.

Oggi intanto il Mirror ha pubblicato alcune dichiarazioni di Roberto Mancini, tecnico del Manchester City, il quale ha parlato proprio di Mario Balotelli. “Ho detto a Mario – ha affermato Mancini – che se avesse giocato con me dieci anni fa probabilmente gli avrei dato un pugno in testa tutti i giorni, perché il suo problema è la concentrazione. Dovrebbe solo pensare a giocare e poi starsene a casa: in questo modo nessuno parlerebbe delle altre questioni”.

Mario Balotelli © Scott Heavey/Getty Images

Mancini però ci tiene a Super Mario, tanto da volerlo aiutare a diventare ancora più grande dal punto di vista calcistico, visto che ne ha le potenzialità. “Se non diventerà un top player sarà solo colpa sua – afferma Mancini – perché ha tutte le qualità per essere un campione. Per questo voglio aiutarlo sempre, anche quando magari sono arrabbiato con lui, perché è il mio lavoro. Posso capire che i suoi compagni comincino a non poterne più dei suoi atteggiamenti, ma non è affatto vero che lo tratto in maniera diversa. I giocatori farebbero bene a concentrarsi solo sulle partite, perché gestire Balotelli è affar mio, non loro. Infatti, l’ho lasciato in panchina all’inizio della stagione per cinque o sei gare perché i suoi comportamenti non mi piacevano e lui ha sempre pagato, anche economicamente, per i suoi errori. Del resto, quando hai uno come Mario in squadra, devi dirgli le cose in faccia e io preferisco fare così“.

Tra i due tuttavia non vi sono frequenti dialoghi, “altrimenti avrei bisogno io di uno psicologo“, dice Roberto Mancini, scherzando un po’ ma lasciando intuire che non è facile gestire un giocatore con il carattere di Balotelli, al quale tuttavia sembra essere andata bene nel non aver mai avuto Mancini come compagno di squadra: tra i due, a sentire le dichiarazioni dell’allenatore, ci sarebbe state sicuramente scinitille.

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