Maradona scrive a Cassano “il calcio ha bisogno della tua fantasia”

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Diego Armando Maradona | ©MARWAN NAAMANI/AFP/Getty Images

Nei momenti di difficoltà, quando la carriera è appesa ad un filo molti giocatori riescono forse a capire il loro reale valore non tanto come atleta ma quanto come icona sociale. I casi emblematici purtroppo si sono riproposti in questa ultima settimana, il primo, il tragico incidente a Marco Simoncelli che ha strappato il centauro dalla terra facendo però scoprire alla sua straordinaria famiglia di quanto fosse importante e amato per tanta gente comune. Domenica poi si è prima temuto il peggio per Antonio Cassanomentre adesso, in attesa di un comunicato ufficiale, sembra esserci un generale ma cauto ottimismo dato sopratutto dalla reazione positiva del giocatore.

Diego Armando Maradona | ©MARWAN NAAMANI/AFP/Getty Images
Cassano non è un giocatore normale, non è un esempio per i giovani ma riesce comunque ad entusiasmare per la sua semplicità e schiettezza nelle interviste quanto per le sue magie in campo. Questa per molti era fino al momento la sua migliore stagione in carriera e a dimostrarlo sono anche le parole dei giocatori rossoneri che oltre ai suoi assist in campo sentono l’assenza della sua allegria nello spogliatoio. Gli attestati di stima ed affetto sono stati trasversali ed hanno coinvolto un pò tutti dagli amici “rivali” Pazzini e Materazzi a Lapo Elkann e Gigi D’Alessio. Quest’oggi poi è toccato a capitan Ambrosini iniziare il giro delle visite, seguito poi da Eranio e Zlatan Ibrahimvoci in ospedale insieme a Raiola. Ad emozionare è però la lettere di Diego Armando Maradona che da Dubai ha avuto parole di stima ed affetto per Cassano motivandolo ad andare avanti perchè il calcio ha troppo bisogno di lui. DI seguito vi riportiamo la lettera pubblicata dal Corriere dello Sport

“Non so se è possibile scindere l’uomo dal calciatore e viceversa. Credo di no, credo sia complicato per chi, facendo questo magnifico mestiere, spesso è cresciuto più con la compagnia di un pallone che di un po’ di amici. Però, ci sono momenti in cui l’uomo, più che il calciatore, deve essere forte.Sono i momenti della sofferenza, anche quella fisica”. “So di che cosa parlo e so che in questo momento, caro Antonio, capisci bene quel che voglio dire. A te sto pensando molto in questi giorni. L’accidente che ti è capitato mi ha colpito nel profondo. So quali sono i pensieri, le paure, i tormenti che si stanno rincorrendo nella tua mente. Conosco quel senso di smarrimento e, perché no, anche di solitudine che all’improvviso ti fa vedere tutto nero. Lo so, lo so bene e anche per questo mi sento assai vicino a te e a Rino Gattuso, il quale sta pure vivendo un periodo triste. Ma, caro Antonio, sono anche convinto che con il tuo carattere positivo che ricordo bene da quel giorno in cui ci incontrammo a Roma, il tuo fisico forte e l’aiuto e l’affetto di chi ti sta vicino e ti vuole bene ti aiuteranno a superare quest’avversità. E allora, in attesa di saperti presto in bella forma e sereno in famiglia, mi auguro di rivederti in tempi brevi ancora felice a rincorrere un pallone. E lo auguro anche al calcio, perché la fantasia che sanno offrire talenti come te non basta mai”

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