Dopo tre stagioni sulla panchina del Manchester City, Roberto Mancini sembra essersi calato perfettamente nella realtà “British”, cogliendone appieno anche il celebre humor ed alcuni aspetti distintivi della cultura inglese come, ad esempio, la necessità di stemperare le tensioni con un gesto ironico e divertente, senza prendersi troppo sul serio.
Per questo motivo, alla vigilia della gara di Premier League fra il suo Manchester City e l’Aston Villa, il mister jesino ha rispolverato la sua capacità di dribblare “l’avversario” che lo distingueva da calciatore e, così, si è presentato ai cronisti con la maschera del volto del suo vice David Platt, il quale lo aveva sostituito nelle ultime conferenze stampa, proprio a causa delle tensioni fra Mancio e la stampa, che aveva criticato aspramente il suo operato. Indossare la maschera del suo secondo ha, dunque, voluto essere una simpatica frecciatina ai giornalisti che seguono il City, accompagnando il siparietto con una domanda rivolta ai presenti – “preferite che a parlare sia io oppure David Platt?” – e, solo dopo aver ricevuto una risposta positiva ed aver suscitato le risate dei cronisti, si è tolto la maschera ed ha iniziato a rispondere alle loro domande.
Fra i quesiti più gettonati, quelli che riguardano la posizione in squadra di Mario Balotelli che, negli ultimi tempi, è solito sedersi in panchina per scelta dello stesso mister, che ha motivato la sua decisione spiegano che “chi non lavora bene sta fuori” ed aggiungendo, però, che il rapporto personale che lo lega a Super Mario non è in discussione “voglio bene a Mario come agli altri calciatore, ma non siamo marito e moglie” ed evidenziando perentoriamente che Balotelli non è sul mercato e, dunque, non c’è alcuna possibilità che possa partire a Gennaio, precisando, inoltre, che il parco attaccanti del City non verrà modificato neppure con ulteriori acquisti “non compreremo nè Suarez nè altre punte dato che abbiamo quattro attaccanti”.
Ma, a proposito del suo rapporto con i calciatori e della sua capacità di gestire lo spogliatoio e la squadra, alle pesanti critiche rivoltegli nelle scorse settimane dalla stampa inglese si è associato anche Edgar Davids, ex centrocampista della Juventus di fine anni novanta ed inizio duemila. L’olandese è, attualmente, allenatore-giocatore del club londinese di League Two, il Barnet, “senza guadagnare un penny” ma con grande entusiasmo e voglia di divertirsi ancora e, di recente, ha rilasciato un’intervista al tabloid Dalily Mail in cui ha passato in rassegna le caratteristiche di diversi allenatori, fra cui anche lo stesso Roberto Mancini, a proposito del quale Edgar Davids si esprime in maniera piuttosto critica, affermando che “non ci sono tante cose positive da dire” sottolineando la non capacità di Mancini nel riuscire a gestire le persone, perchè “manca di polso”, al contrario di altri tecnici come Van Gaal, Marcello Lippi e Fabio Capello, di cui Davids ha elogiato – rispettivamente – le capacità di preparare le partite, la gestione del gruppo e l’acume tattico.
Cosa escogiterà questa volta Roberto Mancini per rispondere con ironia anche alle frecciatine di Davids?
Video di Roberto Mancini mascherato da David Platt in conferenza stampa:
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