Mancini gela il Milan “Tevez via non in prestito”

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Carlos Tevez | © Laurence Griffiths/Getty Images

Si complica, e non poco, l’affare Tevez per il Milan. Solo qualche giorno fa, più precisamente domenica sera in occasione della festa di Natale organizzata dalla Curva Sud, l’ad rossonero Adriano Galliani aveva assicurato ai tifosi milanisti che avrebbe fatto tutto il possibile e l’impossibile per portare Carlos Tevez a Milanello guardandosi bene però dal fare promesse che poi, per verbo dallo stesso diretto interessato, non avrebbe potuto mantenere.

Carlos Tevez | © Laurence Griffiths/Getty Images

Il Milan, come ci ha abituato ultimamente, sta attuando la propria strategia forte di un accordo totale già raggiunto con l’Apache sulla base di 3 milioni di euro da gennaio fino a giugno e 5 netti a partire dalla prossima stagione ma, proprio quando la trattativa sembrava oramai essersi incanalata a favore del club di via Turati, a smorzare l’entusiasmo di tutti i tifosi rossoneri e di Galliani ci ha pensato il tecnico dei Citizens Roberto Mancini che ha sì confermato la volontà del Manchester City di cedere Tevez, con il quale ormai i rapporti sono ridotti ai minimi termini, ma solo a titolo definitivo e non temporaneo come vorrebbe il Milan:

Vogliamo che Carlos torni a giocare e la migliore soluzione per noi è venderlo. Ma non possiamo lasciarlo andare via in prestito. Non sarebbe corretto nei confronti degli altri giocatori. Il City ha investito molto su Tevez per un contratto triennale. Se un altro club lo vuole, si chiami Paris Saint Germain, Milan o Juventus, è giusto che lo paghi per il suo valore“.

In effetti i rossoneri stanno lavorando per un un prestito secco dell’attaccante argentino riservandosi poi un diritto di riscatto a giugno fissato in circa 20 milioni, proposta che non ha soddisfatto per nulla le richieste della dirigenza del City la quale continua a ribadire che Tevez, valutato tra i 25 e i 30 milioni di euro, verrà ceduto soltanto in via definitiva per tali cifre e, cosa più importante, subito.

La posizione di forza del Milan è la volontà ferma di Tevez, che nel frattempo se la sta spassando in Argentina sui campi da golf continuando a percepire il suo lauto stipendio di 9 milioni di euro a stagione (alla faccia della depressione ndr), di trasferirsi solo in rossonero avendo già rifiutato l’offerta allettante del Tottenham e quella del Paris Saint Germain che lo avrebbero voluto per costruire attorno a lui un progetto importante.
Ma che la trattativa sia lontana dall’essere chiusa lo testimonia il fatto che sarà Braida e non Galliani, che dopo la partita di stasera con il Cagliari si trasferirà in Brasile per trascorrere le vacanze (o per portare avanti qualche trattativa in sudamerica in proiezione per la prossima stagione), a volare in Inghilterra nei prossimi giorni – è atteso a Manchester per giovedì – per riallacciare i contatti con i Citizens. Attenzione però a non tirare troppo la corda perchè il City non è il Barcellona (a livello di potenziale economico si intende ndr) e difficilmente potrebbe ripetere un’operazione “alla Ibrahimovic” visto che lo sceicco Mansour può permettersi tranquillamente il lusso di garantire a Tevez lo stipendio di 9 milioni di euro facendo a meno dei suoi servizi, pagarlo a vuoto in pratica. Riuscirà il Milan ad assicurarsi le prestazioni di uno dei più forti attaccanti che il palcoscenico mondiale può offrire in questo mercato di riparazione?

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