Il giorno dopo l’estrazione della griglia di partenza dei Mondiali di Sud Africa si inizia a far le valutazioni del girone degli azzurri. La prima considerazione da fare è quella che l’urna è stata benevola nei nostri confronti, se consideriamo gli accoppiamenti riservati a Brasile e Germania, anch’esse teste di serie. Il rischio azzurro è però quello di sottovalutare i nostri avversari correndo il rischio di complicarci la vita, la Nuova Zelanda dovrebbe esser la squadra materasso del girone anche se come abbiam potuto apprezzare in prima persona fanno dell’agonismo e della coesione le loro armi migliori. La Slovacchia di Hamsik è una cenerentola ma il cammino durante la qualificazione mondiale è stato straordinario e comunque prima dello smembramento post rivoluzione la Cecoslovacchia ha ben impressionato nelle apparizioni mondiali.
L’avversario più temibile è il Paraguay, i sudamericani sono stati in testa al girone di qualificazione per due anni per poi lasciar spazio al Brasile. E’ comunque una squadra coesa che cerca sempre di occupare al meglio il campo ed esprime un buon calcio, il miglior giocatore è sicuramente Roque Santa Cruz mentre il centrocampo è in mano all’ex reggino Edgar Barreto.
A metter in guardia il ct Marcello Lippi ci pensa Cesare Maldini ex selezionatore del Paraguay: Il Paraguay è una squadra tosta, con i piedi sudamericani e l’anima europea, è una vera e propria multinazionale del calcio – ha spiegato Maldini sulle frequenze di ‘Radio Incontro’ – I paraguaiani hanno disputato un’ottima fase di qualificazione, dimostrando di saper produrre un ottimo calcio. Nella partita d’esordio l’Italia non dovrà temerli più del dovuto, ma dovrà essere cosciente di doversela giocare. Bisognerà fare attenzione a Roque Santa Cruz – ha sottolineato l’ex bandiera del Milan – È un ottimo talento, l’ho fatto esordire io in nazionale nel 2002. Ma in carriera ha avuto tanti infortuni, è stato molto sfortunato”