La maglia della prossima stagione 2012-2013 per la Juventus probabilmente diventerà un must per i tifosi, considerando la presenza del tricolore ritrovato dopo lunghi anni di assenza, della frase ad effetto di Giampiero Boniperti, ricamata dietro il colletto, “Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta” ma, soprattutto, dello slogan dell’orgoglio bianconero, quello dei “30 sul campo” riferendosi, naturalmente, agli scudetti conquistati, ostentandoli “nero su bianco”, escogitando una modalità originale di sostituire le tre stelle.
Nell’incertezza iniziale – subito dopo il trionfo scudetto – fra desiderio di rivendicazione di ciò che appartiene e che le sentenze del post-Calciopoli hanno cancellato e la volontà di lasciare il segno, il presidente Andrea Agnelli aveva annunciato una soluzione che avrebbe stupito i tifosi.
In realtà, la rinuncia alle tre stelle inizialmente ha deluso i sostenitori più “infervorato” ma, ora, pare sia stata comunque apprezzata, anche perchè (maglie di gioco a parte) chi acquisterà la nuova maglia riceverà un kit con due speciali patch, uno con il tricolore, ed uno con la fatidica scritta “30 sul campo”, da poter applicare a piacimento oltre che la possibilità, negli Juventus Store, di applicare in aggiunta proprio la terza stella per rendere la maglia dei tifosi “un pezzo davvero unico”, come riporta il sito ufficiale del club bianconero.
Una via diplomatica per evitare lo strappo con la Lega Calcio che, già subito dopo la festa scudetto bianconera, aveva intimato che le tre stelle sulla divisa ufficiale non sarebbero state “conformi”, anche se, poi, tale dibattito, si è trasformato soltanto in una sterile polemica.
Il “30 sul campo”, invece, ha ottenuto proprio in queste ore il benestare della Lega Calcio, che, per voce dello stesso presidente Maurizio Beretta, ha annunciato l’approvazione dell’adozione del nuovo logo, su parere dell’ufficio legale.
Il club juventino, dunque, ha subito provveduto a depositare il nuovo logo che, sempre secondo il presidente Beretta “non presenta controindicazioni”.
Ne sarà contento il presidente Andrea Agnelli, ma anche la Nike che già si sfrega le mani in prospettiva delle prossime vendite del suo prodotto.