Tre giocatori della squadra del San Luca, militante in prima categoria calabrese, sono scesi in campo con il lutto al braccio per la morte di Antonio Pelle, detto โGambazzaโ, uno dei capi della โndrangheta, morto per cause naturali il 4 novembre scorso. Uno dei tre aveva rapporti di parentela con il boss. Unโiniziativa della quale, comunque, la societร era allโoscuro, tanto che nessuno degli altri giocatori ha messo il nastro nero.
Rammaricato per il gesto don Pino Strangio, parroco del paese dellโAspromonte e presidente della societร di calcio. โNon ne sapevo niente โ ha detto stamani allโAnsa don Strangio โ ed ovviamente se lโavessi saputo sarei intervenuto per impedirloโ. โSono presidente della squadra dal 2004 โ ha aggiunto il parroco โ quando convinsi alcuni amici ad acquistare il titolo sportivo del San Luca, che era stato messo in vendita, per dare ai giovani una possibilitร di aggregazione. Il gesto di alcuni dei ragazzi non ha nulla a che vedere con le intenzioni mie o della societaโ. Adesso sto cercando di capire bene come sono andate le cose per dare anche un input educativo a quei giovani che hanno fatto un gesto senza neanche rendersi conto delle conseguenzeโ.
[via: sportmediaset]