Il Pallonaro

Lotta scudetto, Zeman dice Juve

Alla vigilia di Pescara-Livorno, match importante per il suo team in piena bagarre per la promozione diretta in Serie A, torna a parlare Zdenek Zeman. Dopo aver analizzato i temi tattici dell’imminente match, con la sua squadra reduce da un periodo poco brillante (1 punto conquistato sugli ultimi 12 disponibili) e fortemente penalizzato dalle sviste arbitrali (“vivo nella speranza che l’arbitro sbagli il meno possibile, poi come si chiami non ha importanza. Quello che abbiamo vivisezionato noi”, dice riferendosi alle sviste nelle scorse partite, “lo hanno fatto anche gli arbitri, penso”), parla anche di mercato e della lotta scudetto.

Sirene della massima serie cantano al suo indirizzo ma è possibile un rinnovo contrattuale con il Delfino abruzzese (i vertici biancazzurri professano in tal senso ottimismo): “io sto bene a Pescara, lo dico da quattro mesi. Finchè una cosa non è ufficiale è inutile parlarne. Dobbiamo metterci seduti e non ancora lo abbiamo fatto. E’ una formalità? Spero sia una formalità. Quando sarà parleremo del progetto: domani abbiamo una partita”.

Zdenek Zeman | © Claudio Villa/Getty Images

Incalzato dai cronisti, il tecnico boemo dice la sua anche sulla sfida scudetto tra Juventus e Milan, molto incandescente. In tempi non sospetti aveva professato la convinzione che a trionfare sarebbero stati i rossoneri, ora non è più tanto sicuro. “ero convinto che il Milan era più forte, ora mi sono convinto che non è così. Il Milan ha anche tanti infortunati, e bisogna vedere perché, la Juve sta meglio mentalmente e sta meglio fisicamente. E’ una squadra più giovane ed ha più motivazioni. Non sempre gli riesce quel che cerca di fare, anche mercoledì senza punizione non avrebbe vinto nonostante 5/6 palle gol. La punizione di Del Piero? E’ stato un grosso errore della barriera. Quando la fa Del Piero è eccezionale, se la fa un altro è errore della barriera”.

Del Piero può essere un valore aggiunto nel rush finale, grande esempio di professionista: mai una parola fuori posto e sempre pronto. “Io non ci vivo dentro la Juve, se tutta la squadra e tutto l’ambiente lo rispetta vuol dire che si presenta bene“, la frase sibillina. Chiude su Conte che agli inizi della carriera ha inserito Zeman e Sacchi nel suo ideale Pantheon: “veniva spesso a Lecce a vedere i miei allenamenti”. Zdenek Zeman pensa di avere nemici? “Io conosco solo amici, i nemici non li calcolo”. E con un sorriso saluta tutti e se ne va.

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