Non inizia nel migliore dei modi l’avventura dell’Italia che tra pochi giorni andrà in Sud Africa cercando di difendere il titolo di campione del mondo conquistato in Germania quattro anni fa. Alla Reggia di Venaria, sede del ritrovo azzurro prima della partenza per il Sestriere dove si effettuerà la preparazione pre-Mondiale, giocatori e ct sono stati accolti dai fischi, con qualche coro di “Vergogna, vergogna“.
Alla base della contestazione del pubblico (circa un migliaio) la mancata passerella dei giocatori programmata per distribuire autografi e fare foto con ragazzi e bambini (erano presenti per lo più intere famiglie). E invece gli azzurri hanno preferito fare qualche cenno di saluto da lontano infilandosi subito nel pullman evitando il contatto con la gente.
Precedentemente, nella conferenza stampa Marcello Lippi risponde così a chi gli chiede se crede che qualcuno in Italia tiferà contro la Nazionale:
- “E’ una certezza. Per l’Italia il tifo contro c’è sempre stato. E questa volta c’è anche chi lo ha dichiarato apertamente. Sia per motivi politici o sia perchè un giocatore non è convocato. Ma è normale, è sempre stato così. E io me ne faccio una ragione. A me piace sempre ricordare una frase, che nemmeno il Papa non ha contestatori. Ma io me ne faccio una ragione – poi continua – Il mio obiettivo è che ogni allenamento sia duro, che ci si dia botte alle caviglie con il sorriso sulle labbra. Più ci alleneremo in questo modo più avanti andremo, anche se i pronostici ci ignorano. Chi verrà scartato? (il gruppo attualmente è formato da 28 elementi, ne verrano tagliati 5 per arrivare al numero consentito di 23). Mi sono preso altri dieci giorni di riflessione, devo schiarirmi le idee. Tutti sono sotto esame, anche se qualcuno lo è più degli altri e chi lo è lo sa. Ma di queste cose voglio ragionare nella mia testa, non in pubblico“.