Terminata la 13° giornata di campionato riprendiamo la nostra rubrica Liscio & Sbalascio e quindi scopriamo insieme i promossi e i bocciali della settimana.
Innanzitutto non possiamo non promuovere al gradino più alto del nostro podio il gladiatore di oggi: Francesco Totti. Il capitano, in forma strepitosa, segna tre goal nella prima mezzora, uno su rigore, uno su punizione e uno su una splendida azione con Perrotta che termina con un sinistro a girare. Insomma, non male per un giocatore che solo qualche mese fa è stato operato al ginocchio. Fa bene dunque il Pupone a ribadire il concetto: ” Dicano pure che sono un giocatore finito… Tanto mi porta bene”
Bene anche per l’Inter che nonostante il momentaneo pareggio di Zalayeta, stravince sul Bologna imponendosi ancora una volta come la squadra più completa e tosta da battere.
E se molti ne hanno bocciato la difesa, noi vorrà dire che ne promuoviamo l’attacco e quindi bene il Milan che, in svantaggio di due goal a uno contro l’ottimo Cagliari, ribalta il risultato chiudendo il match sul 4-3. trascinato da un ritrovato Ronaldinho e dai lampi estrosi di Pato. Ma se in attacco si balla la samba, in difesa i diavoli rossoneri (orfani di Nesta) continuano a ballare la tarantella.
Ci sentiamo di promuovere quest’oggi il gesto di un campione come Gigi Buffon che, vedendo rientrare il suo capitano in campo, si sfila la fascia da capitano che nel frattempo aveva ereditato, per darla al legittimo proprietario. Peccato che l’arbitro non abbia capito il gesto (che a noi è piaciuto molto) e abbia preferito applicare la regola così come andava applicata.
Per un riciproco scambio di stima in campo, purtroppo non ne è susseguito uno sugli spalti. E allora bocciamo e condanniamo senza alcun indugio, i cori dei tifosi juventini contro Balotelli. Innanzitutto perchè non tolleriamo episodi di razzismo (anche se a mio modesto parere non si è trattato oggi di razzismo) ma di “astio” verso una persona (in questo caso Balotelli) indipendentemente dal colore o dalla nazionalità. Detto ciò, e avendo dunque precisato che condanniamo e continueremo a farlo qualsiasi forma di razzismo o di violenza, se Balotelli oggi non è stato vittima di razzismo ma di eccessivo astio, sarebbe utile fermarsi e pensare anche il perchè il giovane nerazzurro viene continuamente contestato (anche a Bologna ieri si è alzato qualche coro contro). Non vorremmo mai che riconducendo tutto al razzismo, si rischi di non far capire realmente le “responsabilità” (se così si possono definire) di Balotelli.
Accantonata la stupidità che purtroppo ogni tanto risorge dagli spalti, continuiamo con le bocciature in Juventus-Udinese e bocciamo (come del resto ha fatto anche Ciro Ferrara) Felipe Melo che, nonostante si fosse preoccupato durante la settimana a rassicurare i propri tifosi che la cifra del suo ingaggio non fosse alta se da lui ripagata a dovere, dubitiamo sia riuscito a convincerli. In soli 25 minuti di gioco sono state contate 5 palle goal perse a centrocampo dal brasiliano, un po’ troppi.
Parliamo anche oggi del Genoa. Svogliata, lenta, con poche idee chiare, questa è la squadra vista in campo oggi. Gasperini, attento come sempre, indovina i cambi ma non basta, il Genoa dello scorso anno e di inzio campionato sembrano ormai cosa lontana.