Nel campionato francese Davide batte Golia, contro ogni possibile pronostico di inizio campionato: il piccolo Montpellier, squadra di provincia, infatti, si è laureato campione della Ligue 1 staccando in classifica il milionario Paris Saint Germain di Carlo Ancelotti e Leonardo. Eppure, l’ultima giornata del campionato transalpino ha regalato diverse emozioni, un vero e proprio finale thriller, considerando che la squadra parigina ed il Montpellier sono giunte in lotta al fotofinish considerando i tre punti che, alla vigilia dell’ultima giornata, le separavano in classifica: ieri, il Psg ha ottemperato ai suoi doveri, vincendo in rimonta contro l’ FC Lorient per 2 a 1 con reti di Pastore e Thiago Motta ma, per capire definitivamente cosa stesse accadendo ai diretti concorrenti, ha dovuto attendere diversi minuti considerando che la contemporanea gara del Montpellier contro l’Auxerre veniva sospesa a più riprese per una ventina di minuti a causa del lancio di oggetti in campo dalle tribune da parte di alcuni teppisti.
Alla fine, il Montpellier di Girard ha fissato sul 2 a 1 il risultato della gara contro l’Auxerre già retrocesso (il gol dell’Auxerre era stato firmato al 20′ del primo tempo da Kapo, ndr), grazie alla rete siglata dal nigeriano Utaka, autore di una doppietta, che regala alla piccola realtà di provincia il sogno scudetto, il primo della sua storia, assolutamente meritato dopo una stagione eccezionale, soprattutto nel girone di ritorno, in cui il fattore casalingo si è rivelato determinante.
Riconoscimenti importanti, frutto di bel gioco, mentalità giusta e investimenti oculati e ben ponderati, che hanno messo in luce la possibilità di far bene anche senza i grandi nomi altisonanti, di contraltare rispetto alle peculiarità dei blasonati parigini.
Qualità importanti del Montpellier che anche il diretto avversario Carlo Ancelotti ha sottolineato nel post-gara di ieri: “Faccio i complimenti al Montpellier che ha fatto una grande stagione. Anche se fino all’ultimo abbiamo sperato in un altro scenario e forse sarebbe stato più equilibrato che le partite finissero tutte allo stesso momento”. A proposito del suo futuro, poi, mister Ancelotti non sembra essere disfattista, considerando l’ottimo cammino della sua squadra (che ha rilevato a campionato in corso, nel mese di dicembre, quando era prima in classifica alla guida del tecnico Antoine Kombuarè, ndr) e sottolineando il duro lavoro effettuato, che porterà benefici in futuro, nella prossima stagione, in cui gli obiettivi sono già fissati: vincere il campionato e far bene in Champions League, “aprendo un nuovo corso”.
Un futuro che, con i copiosi capitali a disposizione, potrebbe portare rinforzi importanti alla corte di Carlo Ancelotti, che sembra comunque certo di restare alla guida dei parigini.
Uno su tutti, il Pocho Ezequiel Lavezzi, visibilmente commosso nella finale di Coppa Italia vinta ieri contro la Juventus, quasi a certificare il suo prossimo addio ai partenopei, proprio per approdare sotto la Tour Eiffel, se – come pare probabile – il presidente Aurelio De Laurentiis riterrà congrua l’offerta di 23 milioni di euro per rilevare il cartellino della stella argentina e, soprattutto, se lo stesso Lavezzi deciderà di non ascoltare gli appelli che i tifosi azzurri gli hanno rivolto anche nella nottata festante di ieri: “Pocho, resta a Napoli, a Parigi non c’è il mare”.
VIDEO MONTPELLIER CAMPIONE DI FRANCIA
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