Tutto il Mondo è Paese. Un detto un po’ qualunquista per fotografare una situazione difficile per il mondo del calcio, soprattutto in Europa. Se l’Italia deve fare i conti con lo scandalo scommessopoli, ed i litigi fra Lega Serie A e Assocalciatori, in Spagna non sorridono, nonostante l’allure che pareva avesse avvolto la Liga spagnola negli ultimi anni, anche e soprattutto sulla scia dei successi targati Barcellona e sui miliardi di Florentino Perez presidente del Real Madrid, capace di non porre limiti ai suoi esborsi di calcio mercato. Come sostiene il quotidiano Marca, dietro al Real Madrid ed al Barcellona, però, emergono difficoltà finanziarie molto serie per l’intero campionato, sul baratro di una crisi finanziaria con oltre 4 miliardi di euro di debiti complessivi: Hercules, Saragozza, Rayo Vallecano, Betis Siviglia, Granada e Maiorca le più in difficoltà. Ma nel complesso 21 società, fra prima e seconda divisione, sono state costrette a ricorrere alla cosiddetta Ley Concursal, la legge che consente di sospendere i pagamenti dei debiti senza essere però dichiarati formalmente in bancarotta, e ciò gli consente di “galleggiare”, senza incorrere in punizioni in termini di punteggi in classifica o di retrocessioni. Inoltre, oltre 300 calciatori hanno denunciato di essere in arretrato con gli stipendi ed il sindacato di categoria minaccia uno sciopero – che potrebbe causare il blocco del campionato – se la questione degli stipendi non venisse regolarizzata. La fotografia della Liga è, quindi, ben differente dall’immagine patinata degli stadi sempre pieni, della giocate ad effetto, del calcio spettacolo: dietro Real e Barca che, seppur con un debito di circa 1 miliardo ottengono introiti superiori, esiste un baratro in cui l’intero movimento calcistico spagnolo rischia di cadere, anche perchè – a causa della crisi – non si può più contare su aiuti esterni degli enti locali. Le norme Fifa sul fair play finanziario potrebbero, in qualche modo, essere un incentivo per risolvere la situazione ma intanto si profila un’ “estate molto calda”.