Torna a parlare, per la prima volta dopo rescissione con il Milan, Leonardo e lo fa attraverso le colonne della Gazzetta dello Sport. Il tecnico brasiliano con la solita pacatezza non si sottrae alle domande parlando a 360° del mondo Milan, dei perché dell’addio al rapporto con i giocatori e con Berlusconi.
Gli attacchi feroci sono proprio per il numero 1 di via Turati “non me ne sarei mai andato dopo 13 anni per ragioni tattiche. Anche perché il Milan oggi gioca come prima. Sono io che ho deciso di andarmene, io ho rinunciato a un anno di contratto per lasciarci nel migliore dei modi. Me ne sono andato
per ragioni di incompatibilità di carattere e di stile. Sono tutte cose che ho detto anche a lui. A Narciso tutto quello che non è specchio non piace”.
Parole di ammirazione e rispetto per Galliani e per i giocatori sempre disponibili e per certi versi eroi secondo Leo. L’ormai ex tecnico milanista però ha deciso di guardare avanti studiando calcio in modo da creare “uno stile Leonardo” per la sua prossima avventura da allenatore.
Per il momento si diletterà a commentare la Champions per Sky inglese nell’attesa della chiamata giusta. Leo spera che arrivi dall’Inghilterra dove l’allenatore è manager e quindi libero di assumersi le responsabilità in toto. Chiude con una confessione, “mi piacerebbe allenare Balotelli”, attento Mancio!
Non poteva mancare la domanda sull’Inter, e sulla possibilità di allenare in nerazzurro in futuro “Conosco Moratti da anni. Incontri sempre affettuosi e disinteressati. In nessun’altra lingua esiste un concetto nitido come il vostro mai dire mai..”