L’attesa sta per finire, e dopo quasi 15 giorni di dichiarazioni scontate e non, il tecnico nerazzurro Leonardo nella conferenza stampa alla vigilia del big match contro i rossoneri dice la sua: “Tante emozioni per questo derby, soprattutto per me e per il mio passato. Ma la cosa più bella è che arriva in un momento particolare del campionato con il Milan primo e l’Inter seconda. Sarà una grande emozione. Ma non penso a come sarò accolto, non do importanza all’allenatore, penso solo a giocarla. L’allenatore ha il suo ruolo ma in campo vanno i giocatori, proverò tante emozioni, penserò a tante cose e non dimentico il passato, so quello che ho vissuto ma lo tengo per me. Ma non sarà la mia partita. Il primo giorno che sono arrivato ho detto che rispetto il Milan, l’Inter, i giudizi di tutti, forse a 30 anni ho avuto un momento introspettivo, il calcio mi ha dato tanto, ho avuto la mia carriera ma mi sono fermato un attimo a pensare e da allora ho deciso di vivere il calcio sempre con allegria”. Queste le parole del tecnico brasiliano che domani affronterà la sua ex squadra e i suoi vecchi tifosi che l’hanno a lungo criticato nella scelta di allenare i rivali nerazzurri.
Leonardo ammette di conoscere bene la sua ex squadra, ma spiega come in un derby ci sia qualcosa che va oltre la tattica, e come entrino in gioco emozioni e altri fattori: “Un derby va oltre qualsiasi ragionamento tattico o come si gioca, ci sono tante sensazioni soprattutto quando si affrontano le prime due. Una partita che si prospetta straordinaria ma tutti i giocatori conoscono gli avversari, non c’è niente da scoprire o inventare”.
Inevitabilmente si finisce a parlare del suo passato rossonero e sulla scelta di allenare l’Inter con alcuni giocatori del Milan che non hanno in qualche modo ben digerito il suo passaggio in nerazzurro. In riferimento alle parole di Abbiati (rimasto deluso dalla mancata promessa di Leo che aveva garantito di non allenare in Italia dopo l’addio al Milan) Leonardo non critica il suo ex portiere ma motiva nuovamente la sua scelta di tornare ad allenare: “Le persone devono essere libere e io lo sono, ho avuto con il Milan e con i giocatori un rapporto che va al di là dei giudizi, ho fatto una scelta, consapevole di quello che poteva succedere, ma basandomi solo sulle mie sensazioni. La mia scelta si sta rivelando molto positiva, io mi lego alle istituzioni, ma anche alle persone ed e’ un dato di fatto che mi sono legato subito alle persone qui all’Inter, rifarei la scelta che ho fatto. Le parole di Abbiati? Sono in una situazione in cui se parlano bene di me si dice che sono riconoscenti, se parlano male si dice che lo fanno perché sono andato via. Ho avuto un rapporto positivo col Milan per tanti anni, ho preso una decisione, diventare dirigente rossonero dopo tanti anni da calciatore ed e’ stata una bella esperienza. Poi e’ finita e non sapevo cosa sarebbe successo, mi e’ arrivata l’occasione di allenare e la vivo. Quella di domani, comunque, non sarà la mia partita. Vivo emozioni e ho tante cose in mente, non dimentico un secondo quello che ho vissuto. Lo sappiamo in pochi quello che abbiamo vissuto. Non vivo la partita di domani come una rivincita, non mi pento di nulla di quello che ho fatto. Vado avanti per la mia strada”.
(Fonte: Italpress- Fc Inter News)