Il tecnico nerazzurro Leonardo si presenta per primo ai microfoni nel post partita, per analizzare quello che non ha funzionato, e non nascondere un’amarezza evidente per l’eliminazione dall’Europa che conta. Il miracolo, o l’impresa sportiva non si è realizzato perché come si è visto nelle ultime gare l’Inter è apparsa come una squadra sulle gambe, stanca. “Peccato, ci credevo davvero – sono le prime parole di Leonardo visibilmente amareggiato – Nel primo tempo non eravamo incisivi. Potevamo recuperare meglio la palla, si poteva fare un gol ma non c’era dominio assoluto con le azioni per fare tanti gol. All’andata è andata male e non è stato facile tentare la rimonta oggi. I gol che abbiamo subito, soprattutto a San Siro, sono arrivati quando avevamo la difesa schierata, poi ci siamo sbilanciati, è arrivato il quarto gol e poi il quinto. Sono state tante cose, c’era una condizione in quel momento difficile. In tutti i sensi. Una sconfitta pesante all’andata, difficile da rimontare oggi”.
DIFFICOLTA’ – Il problema principale secondo Leonardo è stato spendere moltissime energie per la rincorsa scudetto, arrivando nel momento decisivo della stagione con una condizione insufficiente: “Questa squadra ha fatto tanto e oggi c’è tanta amarezza. Ci credevamo. Questa squadra ha vissuto gli ultimi anni in modo importante la Champions. L’Inter ha dato tanto in questi ultimi mesi, anche se ha speso tanto tra campionato e Champions. Siamo arrivati nel momento decisivo con più difficoltà.”
NIENTE MIRACOLO – Nel dettaglio anche l’analisi della partita mostra un bel po’ di amarezza da parte di chi realmente credeva nell’impresa e nella rimonta: “Abbiamo subito la pressione avversaria, la condizione generale non era la migliore in questo momento. Ho sognato la rimonta, si poteva partire da un gol fatto all’inizio, da una concretezza che cercavamo nel modo di giocare, compatti stretti e colpire con gli attaccanti. Non ci siamo riusciti, anche nel primo tempo in qualche situazione potevamo fare meglio”.
Una difesa ancora troppo vulnerabile, e una squadra poco legata tra i reparti, le critiche maggiori indirizzate al tecnico nerazzurro. Leo spiega le sue scelte tattiche, l’andamento della partita e il perché la squadra in queste ultime sfide sembra essere così spenta: “L’unica azione che ha fatto lo Schalke ha fatto gol, volevo mettere un attaccante in più, ho lasciato a centrocampo Zanetti e Thiago Motta e tre attaccanti. Non perchè Dejan ha fatto male ma dovevamo cercare qualcosa visto che dovevamo fare 5 gol. Sneijder mi ha deluso? – spiega il tecnico brasiliano- Non è questione di delusione, si deve arrivare bene nel momento giusto e noi avevamo speso tante energie. Oggi se arrivavano i gol e il gioco in un certo modo la rimonta poteva arrivare ma diventa difficile con giocatori marcati così.”
VOTI? -Leonardo non ne vuole sapere di dare voti alla squadra stasera: “Non c’e’ da dare un voto, la squadra ha vissuto questa stagione molto travagliata e da quando sono arrivato, la mia richiesta è stata enorme, di esserci, di applicarsi, allenamenti, tante gare da recuperare. Giocatori con molti infortuni. Non è facile chiedere ai giocatori sempre il massimo. Siamo arrivato al clou non al massimo”.
SCUDETTO E COPPA ITALIA – Ora c’è da buttarsi alle spalle questa cocente eliminazione e rituffarsi immediatamente nel discorso scudetto, evitando tutti gli strascichi che potrebbe lasciare quest’uscita europea. Superare le difficoltà fisiche sicuramente non sarà un’impresa facile, ma mettersi alle spalle lo Schalke deve essere la prima priorità in casa Inter: “Adesso abbiamo un campionato, una Coppa Italia, dobbiamo gestire questo momento di difficoltà, anche fisica e rientrare nei nostri obiettivi. Le possibilità esistono davvero, abbiamo obiettivi importanti, dobbiamo essere bravi a ripartire”.