Il match di ieri sera tra Milan e Parma ha avuto un dopo gara niente male. Prima la risposta di Balotelli a Mourinho, che l’aveva stuzzicato qualche giorno fa in un’intervista nella quale gli era stato chiesto cosa ne pensasse del trasferimento di Mario al Milan. Ci si è messo poi anche Pietro Leonardi a mettere ancora più sale nelle interviste del post-partita, criticando pesantemente lo stesso attaccante rossonero.
Per quale motivo? L’oggetto del contendere è il calcio di punizione che ha portato i padroni di casa sul 2-0, chiudendo di fatto la partita. Il direttore sportivo del Parma accusa Balotelli di aver indotto il direttore di gara all’errore, avendo prima calciato col piede il terreno per poi lasciarsi cadere, simulando anche un dolore alla tibia in realtà inesistente, dal momento che nessun calciatore gialloblu lo ha sfiorato.
“LA SPORTIVITÀ E’ UN’ALTRA COSA” – Queste le parole di Pietro Leonardi rivolte a Balotelli: “Ha indotto in errore l’arbitro nel secondo gol. S’è lamentato per tutta la partita. Ha 23 anni e penso che sia un grande campione. Deve assumere però atteggiamenti di un certo tipo per rispetto nei confronti di una squadra che è venuta a San Siro con tanta umiltà. Queste cose vanno fatte notare. Diciamo che la sportività è un’altra cosa”.
APPUNTO – Sarà anche come dice Leonardi. Peccato che nella sua lucidissima analisi abbia trascurato un dettaglio fondamentale: perché l’arbitro non ha mai tutelato Balotelli, consentendo ai giocatori del Parma di picchiarlo quando volevano? Non ci permettiamo di insegnare calcio al ds del Parma, ma sinceramente vedere una difesa utilizzare sistematicamente il fallo per fermare un singolo calciatore non è segno di grande sportività. E se vogliamo non è segno neanche di grande lume tattico. Chieda informazioni ad Arrigo Sacchi, uno che i giocatori avversari li fermava con il gioco. Ah, ma dovrebbe saperlo anche Donadoni. Voi cosa ne pensate?