La Juventus affronta l’Atalanta nel proprio fortino con un curriculum recente veramente pesante, è da quattordici gare che i Campioni d’Italia sono imbattuti, l’ultima sconfitta per la Vecchia Signora risale addirittura al match esterno in casa del Genoa del 29 ottobre e allo Juventus Stadium i bianconeri hanno addirittura un record impressionante.
Dopo il pareggio di Cesena e l’occasione di una fuga mancata, dopo il pareggio della Roma con il Parma avvenuto nell’anticipo della settimana scorsa, Allegri ha lanciato un messaggio chiaro e forte, chi pensava ad un turn-over massiccio in vista della gara interna di Champions League contro il Borussia Dortmund, sbagliava di grosso. Nessun calcolo nemmeno sui diffidati in vista della partitissima della settimana prossima contro i secondi in classifica.
Massimiliano Allegri così schiera un undici titolare, privo solo di Vidal non convocato e Lichtsteiner relegato in panchina.
Colantuono ha ben altri problemi, undici giocatori tra infortuni e squalifiche sono out, l’attacco è raffazzonato con il solo Denis davanti affiancato all’inesauribile Baselli a centrocampo è riesumato Migliaccio mentre in difesa Scaloni si posiziona sulla fascia destra.
Il primo quarto d’ora di gara vede una bella Juventus, che con triangolazioni veloci ma inefficaci che cerca di mettere sotto l’Atalanta, la cosa riesce solo a metà perché i bergamaschi sono schiacciati dentro la propria area ma non subiscono mai tiri in porta. Di contro l’Atalanta mette in apprensione la difesa bianconera con lanci lunghi di alleggerimento, ma mai casuali e sempre alla ricerca dell’uomo avanzato che spesso si trova uno contro uno al difensore della Juventus.
Al 19° bel taglio di Llorente che viene servito in area bergamasca, stoppa bene in corsa e nel tentativo di anticipare l’intervento di Masiello calcia verso la porta chiudendo troppo il destro e la palla esce abbondantemente alla sinistra di Sportiello.
24° incredibile azione di contropiede per l’Atalanta che con tre passaggi arriva al limite dell’area bianconera, poi quando l’azione sembra aver perso efficacia perché gli avanti nerazzurri, Denis e Emanuelson, si passano il pallone in modo impacciato un rimpallo serve Baselli solissimo davanti a Buffon, il tiro è respinto d’istinto in angolo dal portiere della Nazionale.
l’azione successiva è il vantaggio bergamasco, dal calcio d’angolo battuto Migliaccio svetta e devia di testa verso la porta il tiro, palo interno nerazzurro e palla che danza dentro o fuori prima che Buffon la recuperi, per l’arbitro e l’assistente è oltre la linea e quindi 0-1 Atalanta.
La Juve reagisce subito, bella triangolazione tra Pogba, Tevez e Pereyra sulla sinistra, il tucumano calcia a botta sicura a tu per tu con il portiere bergamasco ma Sportiello si supera e respinge il tiro.
Al 38° Pogba serve in modo fantastico Cáceres che dalla destra s’inserisce in area, il cileno calcia di collo esterno ma Sportiello con il pugno devia a mezz’altezza in calcio d’angolo. Sull’angolo battuto da Pirlo è Bonucci a saltare più in alto di tutti e il portiere nerazzurro riesce solo a respingere centralmente di piede e sulla ribattuta si crea una mischia sul quale Llorente è il più lesto di tutti a mettere in gol per il pareggio bianconero. Da rivedere sull’azione la posizione di Tevez che dopo la respinta del portiere si avventa sul pallone non riuscendo ad intervenire ma partecipando attivamente all’azione.
Al 45° il capolavoro di Andrea Pirlo. La Juventus continua a manovrare in velocità ma non riesce a trovare sbocchi, così la palla torna indietro a Pirlo, il quale stoppa e praticamente da fermo calcia di collo esterno dal limite dell’area mettendo il pallone sotto l’incrocio dei pali, una bellissima rete alla quale Sportiello non poteva fare nulla. E’ l’ultima azione del primo tempo.
Nella ripresa nessuna delle due squadre effettua cambi ma dopo cinque minuti l’Atalanta perde per infortunio anche Zappacosta ed al suo posto entra D’Alessandro. Il match ha lo stesso canovaccio del primo tempo con la Juventus che fa la partita e l’Atalanta che rilancia lungo per il contropiede.
Al 51° Pereyra servito sulla fascia destra serve un cross morbido al centro e Pogba è solissimo a due passi dalla linea di porta ma il suo tiro di testa viene ribattuto dal portiere atalantino in disperata uscita, l’Atalanta sembra meno unita rispetto alla prima razione e spesso è tagliata in due dalla manovra juventina.
Al 64° è Marchisio che ci prova da fuori area ma il suo destro a girare termina alto sopra la traversa. In questa fase si nota un certo nervosismo da parte delle due squadre per una serie di decisioni arbitrali di poco conto comunque contestate, per esempio viene espulso al 75° Colantuono per proteste su un cambio prolungato da parte della Juventus.
Succede poco altro, la Juve tiene e gestisce la partita, facendo incetta nel caso di cartellini gialli, anche quando l’Atalanta inserisce forze fresche come Gomez potrebbe chiudere il match ma non lo fa, mentre i nerazzurri fino alla fine restano in partita dando a Colantuono comunque ottimi segnali per il prosieguo della stagione, a due minuti dalla fine Migliaccio di testa, servito da Scaloni, manda fuori di pochissimo. La Juventus finisce la partita alle corde, sia fisicamente che mentalmente, difficile dire quanto pesi la prospettiva del match di coppa contro il Borussia Dortmund.
JUVENTUS-ATALANTA 2-1 (2-1) – 25° Migliaccio (A), 39° Llorente (J), 45° Pirlo (J)
Juventus (4-3-1-2): Buffon 6; Cáceres 6, Bonucci 6, Chiellini 5,5, Padoin 6; Pogba 6 (dal 65° Lichtsteiner 5,5), Pirlo 6,5, Marchisio 6,5; Pereyra 6,5; Tevez 6 (dal 89° Coman S.V.), Llorente 6,5 (dal 74° Morata 6).
All.: Massimiliano Allegri 6
Atalanta (4-4-2): Sportiello 6,5; Scaloni 6,5, Masiello 6,5, Bellini 6, Drame 5; Emanuelson 6,5, Cigarini 6, Migliaccio 6,5, Zappacosta 6 (dal 50° D’Alessandro 5,5); Baselli 6,5 (dal 82° Gomez S. V.), Denis 5,5 (dal 70° Boakye 6).
All.: Stefano Colantuono 6,5
Arbitro: Massimiliano Irrati 6
Ammoniti: Baselli (A), Marchisio (J), Padoin (J), Bellini (A), Pereyra (J), Lichtsteiner (J), Morata (J) Espulsi: Colantuono (A)