Il tecnico cosentino Toscano si affida al 3-4-3 con Caccavallo e Scotto ai lati di Biancolino mentre a centrocampo si rivedono De Rose al fianco di Roselli e Chianello, preferito a Maggiolini sull’out di sinistra.
Il Potenza risponde con gli ex Catania e Polani, vogliosi di rivincita, con quest’ultimo a fare coppia d’attacco con l’esperto De Cesare (trascorsi in Serie A con il Chievo).
Parte a razzo il Cosenza che già al 5′ va in vantaggio con Scotto ma l’arbitro (davvero pessima la sua direzione di gara) annulla per un fuorigioco inesistente del talentino rossoblu.
Passano pochi minuti e Biancolino ci prova con un diagonale rasoterra in corsa ma la mira non è precisa; i calabresi gestiscono bene la palla e mantengono la supremazia territoriale fino a fine primo tempo.
Al 18′ brutta entrata dell’esterno del Potenza Frezza che si fionda a piedi uniti sulle gambe di Di Bari che resta a terra: l’arbitro ammonisce il giocatore lucano che però avrebbe meritato il rosso diretto. Da li in poi la partita si incattivisce, in particolar modo i giocatori del Potenza che si innervosiscono senza alcun motivo.
Al 25′ i padroni di casa reclamano un rigore dubbio: Catania se ne va sulla sinistra e mette in mezzo all’area la sfera che è “stoppata” dal braccio di Di Bari; l’arbitro, in ottima posizione, vede tutto e giudica involontario l’intervento del difensore cosentino. Passano pochi minuto e Biancolino ci riprova questa volta in torsione di testa ma l’attaccante non trova la porta. A due minuti dall’intervallo altro episodio di nervosismo in casa Potenza: Cardinale tenta prima di dare una gomitata a Bernardi e poi lo colpisce con un buffetto con l’esterno del Cosenza girato di spalle; l’arbitro tira fuori il giallo per entrambi ma solo Cardinale avrebbe meritato la sanzione.
Nel secondo tempo capitan Porchia rimane negli spogliatoi per un leggero infortunio: al suo posto a guidare la difesa Fanucci. Gli attaccanti del Cosenza mettono i brividi al Potenza quando dopo una bella azione tra Scotto e Caccavallo quest’ultimo sfiora il gol con un diagonale sul secondo palo che strozza in gola l’urlo del gol dei 500 supporters silani giunti al Viviani per sostenere i propri beniamini.
Il Cosenza cala fisicamente e il Potenza cerca così di costruire qualcosa di buono (vanamente). Nel momento peggiore dei silani arriva l’episodio che cambia la partita: cross di Caccavallo e Biancolino cade in area su leggera trattenuta di Cardinale; l’arbitro non ha dubbi e fischia il rigore tra le proteste dei lucani. Dal dischetto si presenta lo stesso Biancolino che porta il Cosenza in vantaggio al minuto 71′. I Lupi si difendono bene e con ordine, non corrono praticamente nessun rischio e chiudono la partita all’88’ancora con il bomber rosoblu: Caccavallo recupera un pallone sulla trequarti avversaria, passaggio filtrante per Biancolino che di tacco passa la palla a Danti che a sua volta la offre su un piatto d’argento nuovamente al centravanti che segna su tiro a giro sul secondo palo. Bellissima azione, bellissimo gol.
Fischio finale e Cosenza che si porta a casa i tre punti meritati; per i calabresi la classifica comincia a sorridere mentre il Potenza sprofonda in ultima posizione.
Il tabellino
POTENZA – COSENZA 0-2 (finale)
72′ rig Biancolino, 87′ Biancolino
POTENZA (4-4-2): Gragnaniello; Lolaico, Chiavaro, Cardinale, Langella; Frezza, Berardi, De Simone (64′ Giannusa), Catania; Polani (87′ Smith), De Cesare.
A disposizione: Tesoniero, Porcaro, Lucenti, Profeta, Anderson, Nappello, Smith.
Allenatore: Monaco.
COSENZA (3-4-3): Pinzan; Musca, Porchia (46′ Fanucci), Di Bari; Bernardi, De Rose (93′ Marsili), Roselli, Chianello; Scotto (67′ Danti), Biancolino, Caccavallo.
A disposizione: Ameltonis, Fanucci, Maggiolini, Marsili, La Canna, Mortelliti, Danti.
Allenatore: Toscano.
Ammoniti: 18′ Frezza (P), 43′ Bernardi (C), 43′ Cardinale (P), 46′ pt Musca (C)