L’anno della nuova Lega Pro Unica parte nel caos. L’ordinanza dell’11 agosto scorso del Collegio di Garanzia del Coni, che ha imposto la disputa della Serie B a 22 squadre, ha aperto una forsennata corsa al ripescaggio che vede in lizza ben 11 squadre e ancora non si è arrivati a una soluzione finale. Ad appena 1 giorno e poco più dal fischio d’inizio dei primi 2 match in programma, Matera-Paganese e Cremonese-Albinoleffe, non si conosce ancora quale sarà la sessantesima squadra che andrà a comporre il quadro definitivo: ancora una volta un pasticcio degno dell’Italia.
Rispetto a quello che succedeva fino alla scorsa stagione da questo campionato andare in Serie B sarà molto più complicato. I posti rimangono quattro ma per salire di categoria bisognerà o classificarsi al primo posto nel girone di appartenenza oppure uscire vincitore dai playoff a cui accederanno la seconda e la terza classificata di ciascuno dei tre raggruppamenti più le migliori due quattro. Per quanto riguarda le retrocessioni, invece, scenderanno in Serie D nove squadre cioè tre per ogni girone. A lasciare la categoria saranno le ultime classificate di ogni girone più sei formazioni che usciranno dai playout che coinvolgeranno la sedicesima, la diciassettesima, la diciottesima, e la diciannovesima classificata. Le due squadre le quali vinceranno i rispettivi spareggi continueranno a disputare la Lega Pro, le altre due formazioni scenderanno in Serie D.
L’altra grande novità è rappresentata dal tanto contestato spezzatino che fa capolino anche in Lega Pro: il weelend di gara partirà il venerdi sera, proseguirà sabato e domenica e si concluderà lunedi con i posticipi alla sera.
GIRONE B: in questo girone la favorita è il Pisa. Piero Braglia è tornato a guidare i toscani dopo otto anni ed ha a disposizione giocatori importanti e di categoria superiore: da Paci a Lisuzzo passando per Iori, Morrone, Stanco, Di Cuonzo e Mandorlini; inoltre sono arrivati giovani molto interessanti della categoria come l’ex terzino del Perugia Sini e l’attaccante esterno classe 94′ scuola Roma Marco Frediani. L’Aquila e l’Ascoli sono le compagini le quali potrebbero mettere i bastoni tra le ruote ai toscani. Gli abbruzzesi ripartono dalle certezze di un organico assortito e consolidato a cui sono stati aggiunti innesti mirati e vogliosi di rivalsa come l’attaccante Perna e l’esterno offensivo Mancini. L’Ascoli dopo il fallimento riparte dall’entusiasmo di patron Bellini che ha deciso di puntare su un tecnico vincente come Marco Petrone e ha allestito una squadra proiettata in attacco con elementi del calibro di: Chiricò dal Latina, Perez dal Cittadella, Berrettoni dal Bassano e Mustacchio dal Vicenza. Attenti al neopromosso Teramo che insieme al Pontedera di Indiani e al Gubbio di Acori. La lotta per la salvezza sarà molto serrata e comprenderà formazioni come Santarcangelo, Forli, Prato, Tutto Cuoio, Lucchese, Grosseto, Reggiana, Spal e San Marino.
GIRONE C: questo è senza dubbio il girone più bello, difficile, complicato. Tra derby sentiti, aspre rivalità tra tifoserie e città che non si amano, per usare un eufemismo, si prevedono parecchie scintille. Di sicuro, almeno sulla carta, si prevedono almeno cinque o sei compagini pronte al salto di categoria. Davanti a tutti c’è il Lecce che, dopo aver perso entrambi le finali degli ultimi due campionati, quest’anno vuole puntare dritto al primo posto evitando i playoff. Patron Tesoro ha confermato l’allenatore, il gruppo dello scorso campionato compreso Miccoli e ha aggiunto giocatori capaci di fare la differenza in questa categoria come Carrozza a centrocampo, Della Rocca e Moscardelli in attacco. Ambizioni di B anche per Salernitana, Benevento, Catanzaro, Juve Stabia e Casertana. La squadra di Lotito ha già visto il cambio in panchina prima del via ma ha allestito una squadra ricca di talento. Stesso discorso per il Benevento con uno specialista in promozioni in panchina come Fabio Brini e due certezze chiamate Euspei e Mancosu. La curiosità è sul Catanzaro di Francesco Moriero che può contare su un grande attacco formato da Pagano, Fofana e Kamara. Riparte dai giovani la Reggina che si affida all’entusiasmo dell’ex Ciccio Cozza. Possibili outsiders sono Foggia, Cosenza e Messina di Pietro Lo Monaco che in attacco ha puntato sulla fisicità di Bjelanovic e sull’esperienza di Corona.