Se vendi Sanchez, Inler e Zapata è fisologico pensare di dover soffrire quantomeno ad inizio stagione, l’Udinese invece dimostra di aver capacità di programmazione, idee ed una veste camaleontica che le permette di cambiar pelle a seconda della partita. Guidolin a sorpresa cambia la formazione proponendo la difesa a tre con Exstrand e Domizzi ai lati dell’ottimo Danilo. Le maggiori novità a centrocampo dove i pezzi pregiati Isla e Armero vengono rimpiazzati da Basta e Pasquale mentre in mezzo Badu e Asamoah fanno da cerniera davanti a Pinzi. In avanti capitan Di Natale fa coppia con Torje. Giandonato per Bertolacci è l’unica novità di formazione apportata da Di Francesco rispetto alle indiscrezioni della vigilia, avanti tridente mascherato con l’ex Cuadrado schierato a sinistra e Corvia e Di Michele di punta. La partita parte subito in salita per i padroni di casa con Basta bravo ad insaccare su assist di Ekstrand. I salentini sembrano storditi e privi di idee in avanti e capitan Di Natale ne approfitta per segnare dal limite la rete della sicurezza. In vantaggio di due gol i friulani calano il ritmo complice anche una condizione approssimativa e il gran caldo ma il Lecce non riesce ad approfittarne andando a sbattere sul sempre positivo Handanovic. Nella ripresa DI Francesco fa ampio utilizzo delle sostituzioni non riuscendo però a dar una svolta alla partita controllata bene dall’Udinese che sbaglia anche il terzo gol con Torje.