Il treno Inter guidato da Claudio Ranieri si ferma a Lecce dopo 7 vittorie consecutive, sbattendo contro un Lecce spietato e ben organizzato in difesa. I nerazzurri trovano sulla loro strada un super Benassi tra i pali che con un paio di veri e propri miracoli mantiene inviolata la propria rete. Sconfitta che segna inevitabilmente la rincorsa scudetto per l’Inter, che spreca il match point per agganciare il terzo posto dell’Udinese (facendosi scavalcare dalla Lazio) e trovandosi a meno 9 dalla capolista Juventus dicendo addio alle ambizioni di rimonta tricolore. Prima vittoria casalinga per il Lecce che inizia a staccarsi dal fondo della classifica superando il Cesena e vedendo il Siena più vicino.
PRIMO TEMPO – Prima occasione per i nerazzurri al 10’ con Benassi che su pressing di Milito perde il pallone in maniera ingenua, regalandolo di fatto all’argentino che calcia da posizione defilatissima senza trovare lo specchio della porta di pochissimo. I Salentini soffrono il pressing nerazzurro, sbagliando molti passaggi in fase di impostazione a inizio manovra. Al 18’ si vede davanti il Lecce, su un’azione di ripartenza Muriel brucia Samuel sullo scatto recuperandogli almeno cinque metri calciando e trovando una pronta chiusura di Julio Cesar in uscita. Ottimo il pressing di Sneijder che al 25’ recupera un pallone al limite dell’area, scarta un difensore e calcia cercando il palo lontano con un tiro a giro, senza però trovare lo specchio della porta, con il pallone che finisce alto sopra la traversa.
La difesa nerazzurra non mostra la solita sicurezza difensiva commettendo molti errori di disattenzione. L’Inter viene fuori alla lunga: doppio miracolo di Benassi su colpo di testa di Samuel sugli sviluppi di un calcio d’angolo alla mezz’ora e poi altro salvataggio a chiudere lo specchio della porta su una conclusione rasoterra di Pazzini con un riflesso felino. Al 40’ arriva la doccia fredda per i nerazzurri che mostrano evidenti limiti difensivi: cross di Oddo dalla trequarti, in area Giacomazzi è libero di stoppare, girarsi e calciare un rasoterra letale per Julio Cesar portando il Lecce in vantaggio nel momento migliore per l’Inter. Altro contropiede pericolosissimo per i padroni di casa che potrebbero raddoppiare ma Muriel viene murato da un buon intervento di Julio Cesar. Il risultato non cambia e le squadre vanno a riposo con il Lecce in vantaggio.
SECONDO TEMPO – Cambio a sorpresa per Ranieri all’ingresso in campo delle squadre nella ripresa, con Sneijder che rimane negli spogliatoi e Alvarez a prendere il suo posto. Il gol del pari arriva al 6’ ma viene giustamente annullato a Cambiasso per posizione di fuorigioco, dopo un bel palo colpito da Samuel di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo. L’Inter ci prova con continuità ma non riesce a trovare il guizzo finale per mandare gli attaccanti in porta, rischiando moltissimo sulle ripartenze pericolosissime dei salentini, che sfruttano la velocità di Muriel. Sembra che l’assenza di Sneijder abbia in qualche modo scollato il reparto del centrocampo con le due punte, fin troppo isolate, costringendo sempre più spesso Milito ad abbassarsi per ricevere palloni giocabili. Altro urlo strozzato in gola per i nerazzurri che vedono negarsi un’altra reteal 27′ per fuorigioco, con Milito a ribadire in rete un appoggio di Cambiasso che si trova però oltre la linea dei difensori salentini.
Ranieri un minuto dopo si gioca tutto togliendo Obi e inserendo Zarate per un’Inter a trazione anteriore. Continua il forcing nerazzurro ma in maniera sterile, con numerosi cross neutralizzati e molte conclusioni da fuori area che non impensieriscono Benassi. Nel finale è proprio il portiere salentino a rendersi protagonista negando il gol a Pazzini su colpo di testa con una parata spettacolare quasi a togliere il pallone dalla rete con un colpo di reni straordinario. Sul ribaltamento l’occasione è ghiotta per il Lecce che con Di Michele potrebbe chiudere il discorso, ma Julio Cesar è bravo a deviare in corner. Il match finisce dopo 4 minuti di recupero con il Lecce che strappa 3 punti d’oro escludendo l’Inter dal discorso scudetto.