Beffardo il destino a volte nella vita e molto più spesso lo è nel calcio, oggi al San Nicola il Bari ha avuto prova di questo, i rivali di sempre del Lecce, infatti, per uno strano caso sono riusciti a raggiungere la tanto sudata salvezza sul campo dei già retrocessi biancorossi.
Partita fondamentalmente brutta e dalle poche emozioni quella vista oggi pomeriggio, con i giallorossi a tenere in mano il pallino del gioco e i padroni di casa a fare da spettatori non paganti, la prima frazione di gioco si fa, infatti, registrare più per la sequenza d’infortuni che sia da una parte che d’altra portano a 3 sostituzioni in 6 minuti, Alvarez per Romero nelle fila baresi e Munari e Brivio per Bertolacci e Olivera, che per la quantità di occasioni. Solo due i pericoli procurati alle rispettive porte, la più ghiotta capita sui piedi di Kopunek che a due passi dalla porta, in estirada, non riesce a insaccare un bel pallone crossato da Huseklepp; l’altra è un ottimo tiro di Mesbah ben respinto da Gillet. Il primo tempo si chiude a reti inviolate e con una massiccia dose di caffè per gli spettatori.
Al rientro dagli spogliatoi la musica è diversa, le notizie provenienti da Genova, dove il salentino doc Miccoli ha portato in vantaggio il Palermo, sembrano spingere i lupi di Puglia alla rincorsa del risultato che vorrebbe dire salvezza. Al 51°, infatti, il Lecce passa con Jeda che lasciato colpevolmente solo in area insacca tranquillamente alle spalle di Gillet su azione d’angolo. La reazione del Bari non si fa attendere, dopo poco Parisi fa partire un bolide da dentro l’area sul quale Rosati ci mette le manone e salva la porta, sulla corta respinta però un batti e ribatti porta i galletti a protestare per un possibile mani in area leccese. Niente da fare però il risultato non si schioda dall’1-0 e la protesta degli Ultras di casa cresce a tal punto che tra il 70′ e il 72′, l’arbitro Morganti è costretto a sospendere la gara. Il gioco riprende e il Bari ha l’occasione buona per pareggiare, il pallone capita fra i piedi di Grandolfo, che però manda fuori di poco da centro area. Due minuti dopo ancora il Lecce a rendersi pericoloso con un gran tiro di Di Michele respinto dal solito Gillet, ma è il preludio al gol, azione travolgente in velocità che porta al tiro Jeda, sulla traiettoria del tiro destinato fuori si trova Masiello che nel tentativo di respingere insacca la propria porta, un rocambolesco autogol che è la sintesi della stagione disastrosa del Bari.
A questo punto la partita si può considerare chiusa e la festa può cominciare, anche in considerazione del fatto che da Marassi giungono notizie del nuovo vantaggio del Palermo sulla Samp, che nel frattempo aveva pareggiato i conti. Lecce in serie A e Samp dalla Champions alla B.