Ligabue alcuni anni fa cantava “Una vita da mediano”. Oggi chissà quale testo avrebbe scritto per raccontare le rovesciate di Ibrahimovic e Mexes, così vicine e così diverse allo stesso tempo, ma accomunate entrambe dallo stupore di avversari e tifosi. Noi questa canzone la intitoleremo Le rovesciate nel calcio, come il titolo dell’articolo. Per la casa discografica poi possiamo sempre trovare un accordo. Iniziamo la nostra compilation dalla rete che ha stupito il mondo intero soltanto pochi giorni fa. E’ lo stesso Zlatan Ibrahimovic ad apporre il marchio di fabbrica, brevettato e costruito interamente in Svezia. Ne sanno qualcosa gli inglesi, prima schiantati dalla tripletta di Ibra, e pochi minuti più tardi affascinati dal poker dello svedese. Fuoriclasse assoluto.
QUANDO LE FA UN DIFENSORE – E quando a segnare in rovesciata è un difensore? Crediamo abbia risposto in maniera esaustiva Philippe Mexes ieri sera, nella vittoria del Milan contro l’Anderlecht. Stop di petto spalle alla porta, pallone che viaggia a metà altezza, e voilà, la rovesciata che incanta Bruxelles, la “capitale” dell’Europa. Mexes non avrebbe potuto trovare una soluzione e una partita più azzeccata per segnare la sua prima rete con la maglia del Diavolo. Fuoriclasse per caso.
IL TEMPO DEI RICORDI – Restiamo nell’universo Milan e riavvolgiamo il nastro a quel 25 novembre del 1992. Si disputava un anonimo Milan-Goteborg (sempre la Svezia a metterci lo zampino). Anche lì un calciatore giocò a poker con gli avversari. Era Marco Van Basten, forse il più grande calciatore che il club di Via Turati abbia mai avuto nella sua storia. Quella rovesciata sanciva il parziale 3-0 per gli uomini di Capello e da allora non è mai stata dimenticata. Riascoltando la radiocronaca dell’epoca, soltanto Ennio Vitanza poteva forse restare impassibile ad una rete del genere. Fuoriclasse senza tempo.
A RITMO DI SAMBA – Celeberrima anche un’altra rovesciata, quella di Rivaldo in Barcellona-Valencia di 11 anni fa. Il calciatore brasiliano, all’apice della sua carriera, si inventò un gesto tecnico memorabile. Il tempio del Camp Nou quel giorno si inginocchiò al cospetto della divinità carioca. Nel rivederlo si ha sempre voglia di premere per l’ultima volta il tasto play. Quando poi ti accorgi che la bellezza rimane intatta all’ennesima visualizzazione, non puoi fare altro che chiamare il Louvre e chiedere informazioni circa lo stato di conservazione del Fuoriclasse informe.
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La rovesciata di Mexes [jwplayer config=”30s” mediaid=”161097″]
La rovesciata di Van Basten [jwplayer config=”120s” mediaid=”161098″]
La rovesciata di Rivaldo [jwplayer config=”15s” mediaid=”161099″]
Federico Pisanu