La Lazio ha scelto Petkovic, oggi l’annuncio

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Vladimir Petkovic | ©SEBASTIAN DERUNGS/AFP/Getty Images

In molti lo hanno definito il “perfetto sconosciuto” considerando che il suo nome non è mai stato, almeno finora, nella top list dei tecnici europei: la Lazio di Lotito, però, per il post-Edi Reja ha preferito compiere una scelta di rottura, come si suol dire in questi casi.

L’uomo “nuovo” è, dunque, Vladimir Petkovic, soprannominato il Dottore, che è già approdato a Formello,  dove ha visitato il centro di allenamento, e con tutta probabilità firmerà a breve il contratto che lo legherà al club biancoceleste per due anni a seicento mila euro a stagione: una riduzione di stipendio di ben un milione di euro rispetto al suo precedente ingaggio con il club turco del Samsuspor ma, naturalmente, il prestigio del club capitolino è un’altra storia, anche perchè la parentesi turca si è rivelata molto negativa, con l’esonero a gennaio e la successiva retrocessione del club. Turchia a parte, finora il bosniaco ha avuto soltanto esperienze in Svizzera – la sua seconda patria – allenando con buoni risultati lo Young Boys, portandolo anche ai preliminari di Champions League nel 2010, e di recente il Sion, condotto alla salvezza.

Molto aperto e disponibile Petkovic che, nonostante il clima tutt’altro che sereno di questi giorni per il caso-Mauri legato al calcioscommesse, ha saputo pazientare in attesa che il “suo giorno” arrivasse: non ha imposto condizioni al club, anche se pare aver richiesto la presenza di suoi uomini di fiducia nello staff con cui dovrà collaborare.

Probabilmente, dunque, il suo staff sarà composto da tre persone, due italiani e uno svizzero: il suo vice non sarà Simone Inzaghi, che pare destinato a divenire il nuovo tecnico della Primavera laziale, bensì un uomo di maggiore esperienza come Arno Rossini,svizzero del Canton Ticino, che Petkovic conosce già molto bene, poichè è stato il suo allenatore quando militava nel Bellinzona. Anche il preparatore atletico sarà scelto da Petkovic e, con tutta probabilità, potrebbe essere Paolo Longoni, italiano con esperienze in Svizzera ed in Francia, mentre il terzo componente dello staff sarà addetto alla “tecnologia”, indirizzando il suo lavoro, in particolare, sullo studio delle statistiche e sulla preparazione di report ad hoc sugli avversari, affinchè diventino un supporto agli allenamenti.

Vladimir Petkovic | ©SEBASTIAN DERUNGS/AFP/Getty Images

Prima ancora dell’ufficialità che, come detto, sembra una pura formalità, Vladimir Petkovic ha deciso di giocare d’anticipo, definendo in linea di massima quella che sarà l’impostazione del suo lavoro, con grande meticolosità: anche in chiave tattica sembra aver già le idee chiare, incentrando il gioco sull’uomo di maggior qualità del centrocampo laziale, ossia il brasiliano Hernanes, puntando sul suo modulo prediletto, il 3-4-3di chiaro stampo offensivo, ma con la capacità di adattarsi ed evolversi, plasmando la squadra a seconda delle circostanze, delle necessità e dell’avversario.

Il Dottore, dunque, ha già iniziato a studiare ed a calarsi nella parte, con grande motivazione e volontà di dimostrare che – nonostante la sua carriera di allenatore sia iniziata solo nel 2008 – la scelta della Lazio non sarà un azzardo ma, bensì, un’intuizione positiva.

I tifosi biancocelesti se lo augurano, sperando che la parabola di Petkovic non somigli a quella compita da Luis Enrique nello scorso campionato alla Roma, mentre Petkovic – dal canto suo – si augura di non dover intraprendere la sua avventura italiana con una pesante penalizzazione in classifica.

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