Il Derby capitolino di domenica prossima molto probabilmente sarà orfano di Francesco Totti e Miroslav Klose. Per il Capitano e numero 10 giallorosso l’assenza è ormai certa. l’ecografia di ieri ha dato responso negativo infatti e la lesione alla coscia destra necessita di un lavoro di fisioterapia più lungo del previsto. Per quanto riguarda il tedesco di origine polacca, invece, lo staff medico laziale deciderà l’impiego o meno del calciatore entro le prossime 48 ore. Il problema è una distrazione al legamento collaterale del ginocchio sinistro. In ogni caso se entrambe le stelle dovessero mancare la partita sarà privata di due fattori determinanti e due fonti di spettacolo. Da una parte il Totti trascinatore e chiave emotiva per i novelli calciatori giallorossi della stracittadina. Dall’altra tutta l’esperienza di Klose capace di girare il derby verso la sponda laziale nello spazio di una zampata o una frustata di testa. Dunque il condottiero contro il rapace, la bandiera contro l’uomo dei tre punti. In generale due campioni enormi. Difficile pesare l’importanza delle due assenze considerando il valore assoluto dei due calciatori. In questo senso si è espresso un vecchio volpone del calcio italiano come Eugenio Fascetti, decretando un sostanziale pareggio tra l’importanza delle due defezioni. Non è dello stesso avviso il veterano della serie A e romano di fede giallorossa, Carlo Mazzone. Secondo Er Magara , infatti, il forfait di Totti potrebbe pesare enormemente nelle fila della Roma. La squadra, sottolinea Mazzone, è ancora fragile sotto il profilo psicologico e dell’esperienza e la stella romanista avrebbe potuto colmare in parte di questo gap. Da segnalare però il dato storico che racconta di un Totti non sempre sereno nel corso dei derby capitolini. Per contro, il risvolto della medaglia dell’ultima stracittadina decisa proprio da una doppietta del Capitano. Sul versante Klose invece un solo risvolto, e anche positivo, essendo la punta alla sua prima nella sfida tra i due club della capitale.Il Nazionale tedesco è stato praticamente sempre decisivo fin qui per la Lazio. L’impressione è che l’impianto tattico di Reja dipenda inevitabilmente da un terminale offensivo capace di finalizzare gli attacchi con esili margini di errore e in grado di far salire la squadra o di farla rifiatare quando le lacune del gioco e la stanchezza vengono a galla.