In casa Lazio, nel giorno del delicato quanto complesso match contro l’Atletico Madrid in Europa League, in cui i biancocelesti devono provare a capovolgere l’ 1-3 subìto all’andata in casa all’Olimpico, regna il caos dopo le dimissioni avanzate da Edy Reja e poi respinte dalla dirigenza.
Il tecnico friulano, infatti, nella giornata di ieri aveva deciso di non partire insieme alla squadra alla volta di Madrid, rassegnando di fatto le dimissioni, a seguito della discussione accesa con il presidente Lotito e con Igli Tare, che si erano recati presso il centro sportivo di Formello per verificare le condizioni della squadra dopo le ultime sconfitte contro Atletico Madrid, in Europa appunto, e Palermo in campionato che hanno evidenziato una squadra appannata e confusa, che ha subito ben otto gol in sole due partite.
Edy Reja, dunque, nella giornata di ieri ha inviato una lettera a mezzo fax in cui comunicava alla società la decisione di volersi dimettere: il presidente Lotito, però, fermamente convinto della necessità di non destabilizzare la squadra e lo spogliatoio in un momento cruciale della stagione (considerando anche il fatto che la Lazio è comunque in ottima posizione di classifica in campionato, ossia terza al pari dell’Udinese, ndr) ha deciso di respingere le dimissioni di Reja e di convincerlo a partire insieme alla squadra per la capitale spagnola, per non abbandonare i suoi in una serata Europea che si preannuncia molto difficile da affrontare.
Pertanto, prima di partire alla volta di Madrid, il tecnico non è parso eccessivamente loquace, e si è limitato a rilasciare poche parole, in cui ha fotografato con il solito pragmatismo quali sono le imminenti necessità della sua Lazio: concentrazione per affrontare al meglio la gara con l’Atletico al Vicente Calderòn, onorare l’impegno e fare una bella figura.
Sul suo futuro, invece, Reja non si è pronunciato non rispondendo alle domande di coloro che gli chiedevano se quella di Madrid fosse la sua ultima panchina biancoceleste, dichiarando di voler parlare solo della gara, anche se in merito alla discussione con il presidente ed il direttore sportivo Tare, si è lasciato sfuggire un commento molto netto: “C’è stata una divergenza di opinioni“, riferendosi – molto probabilmente – agli screzi avuti con la dirigenza in merito alle questioni legate alla conduzione del mercato di Gennaio e, di contro, ai rimproveri ricevuti dal presidente Lotito per i continui cambi di formazione.
Dopo le dimissioni presentate formalmente da Reja alle ore 14 di ieri, mercoledi 22 Febbraio, e poi respinte dalla società, la Lazio si riserva ora la possibilità di valutare, a partire dalla giornata di Venerdì, quale debba essere il da farsi, sempre nell’ottica del bene della squadra, vagliando diverse opzioni: dal tecnico della Primavera Bollini, a Simone Inzaghi, a De Canio. Per oggi, però il bene della squadra coincide esclusivamente con la necessità di affrontare nel miglior modo possibile la trasferta europea, cercando di ovviare alle problematiche evidenziate dalla squadra nelle ultime uscite; è lo stesso Reja ad ammettere che la squadra non sta attraversando un grande momento di forma, con molti giocatori non al meglio della condizione ma il tecnico friulano non cerca alibi e pone l’obiettivo di rendere la vita difficile all’Atletico, fermo restando che gli avversari – guidati dall’ex laziale Diego Simeone – sono un’ottima formazione che esprime ottimi valori in campo.
In merito alla gara di questa sera, inoltre, viene naturale chiedersi quale sarà l’atteggiamento dei giocatori biancocelesti in campo ed, in particolare, se “giocheranno per il loro tecnico”: a tale interrogativo, nella conferenza stampa di presentazione, ha risposto Kozak, che ha voluto sottolineare come nello spogliatoio non ci sia stato alcun problema fra i giocatori ed il tecnico, e che pertanto i giocatori vorrebbero andare avanti insieme ad Edy Reja.
Per quanto concerne le questioni di campo, la Lazio questa sera scenderà in campo con il seguente undici, privo del bomber Miroslav Klose: Marchetti, Diakitè, Dias, Biava e Zauri, Ledesma, Matuzalem, Candreva, Hernanes Lulic, Kozak.