Negli occhi di tutti i tifosi c’è ancora presente l’immagine di Dani Alves che prima di battere un calcio d’angolo in Villarreal-Barcellona prende una banana che gli è piovuta dagli spalti, la sbuccia e se la mangia. Dopo quel gesto si è subito mossa la solidarietà di colleghi calciatori, altri personaggi dello sport, dello spettacolo e della politica, ma anche gente comune, che hanno realizzato i cosiddetti “Banana Selfie”: autoscatti con la banana che hanno intasato il mondo di Twitter per diversi giorni a seguire.
A quanto pare però questo gesto non è servito da lezione morale a tutti, ieri infatti un fatto simile a quello di Dani Alves si è verificato a Bergamo, durante Atalanta-Milan nei confronti del terzino di colore dei rossoneri Kevin Constant.
Dopo i cori ed i Buu razzisti, quindi anche in Serie A è sbarcato il lancio di banane.
Il fatto è avvenuto intorno alla metà del secondo tempo quando dagli spalti dell’ “Atleti Azzurri d’Italia” di Bergamo sono piovute in campo due banane, la prima l’ha raccolta De Jong, che a fine gara ha voluto dire la sua con un tweet dove apostrofa come ignoranti i colpevoli di atti e gesti razzisti, che poi l’ha gettata via. Il secondo frutto invece l’ha raccolto Constant che l’ha mostrato all’arbitro. In campo è piovuta anche un’innocua cannula di quelle che vengono sparate dagli spalti e che all’inizio, da alcuni siti d’informazione, era stata scambiata per un ben più pericoloso coltello.
In attesa dei provvedimenti del Giudice Sportivo, si parla di una probabile squalifica per il settore colpevole del lancio, hanno voluto esprimere il proprio parere i due tecnici come si legge dalle parole riportate dell’Ansa.
Non credo che ci sia molto da dire. Un episodio negativo, complimenti ai ragazzi che hanno continuato a giocare con professionalità. Speriamo che sia individuato il responsabile e si allontanato dal calcio per sempre.
Questo il commento piuttosto sconsolato dell’allenatore del Milan Clarence Seedorf, a cui ha fatto eco quello più diretto e duro del tecnico nerazzurro Stefano Colantuono, sempre riportato dall’Ansa:
L’unica cosa che posso dire, visto che siamo in tema di frutta, è che a chi ha tirato la banana andrebbe tirata una noce di cocco, ma qui, in testa.
Un episodio che, a prescindere dalle decisioni che prenderà il Giudice Sportivo Tosel, fa comunque riflettere, dov’è finita tutta quella solidarietà post Caso Dani Alves e susseguente Banana Selfie se poi ci ritroviamo nuovamente a raccontare e commentare questi eventi?