La Lazio sbanca il Massimino di Catania leggittimandosi come pretendente più accreditata al quarto posto, valido per la qualificazione in Champions League. Una vittoria netta, nel gioco e nel risultato, una partita fondamentale, una vittoria in trasferta che mancava dal 13 Febbraio a Brescia.
Una Lazio che inizia concentrata il match, un Catania che, invece, inizia molle e poco in partita: sarà questa la chiave dell’incontro per tutta la gara e che ne segnerà inesorabilmente l’esito. Nonostante tutto, è un episodio in particolare che sembra incanalare l’incontro sui binari della vittoria biancoceleste.
Dopo 13′ si fa male Giuseppe Sculli, per un risentimento muscolare alla coscia, ed è costretto ad uscire per lasciar spazio a Mauro Zarate, che Reja aveva tenuto in panchina punendolo per un ritardo in allenamento. L’argentino ha un impatto decisivo sul match, entrando nel vivo del gioco con giocate sempre incisive e decisive, schierandosi inizialmente largo a sinistra, ma accentrandosi nel corso della gara, su suggerimento di Reja, per mantenersi più vicino a Sergio Floccari in avanti, lasciando Hernanes sulla sinistra.
Al quarto d’ora del primo tempo la Lazio si presenta in avanti con un pregevole uno-due Mauri-Floccari sulla fascia destra, con palleggio di Mauri che suggerisce per Hernanes che, però, manda a lato.
Al 18′, opportunità per Sergio Floccari, che riesce a stoppare una palla non semplice, ma poi colpisce l’esterno della rete.
Bisogna attendere il 38′ per assistere ad un’altra occasione pericolosa, sempre della Lazio, su punizione ben eseguita da Hernanes, ma respinta prontamente da Andujar ben piazzato. Due minuti dopo, al 40′ l’episodio che sblocca la gara: inserimento di Lichsteiner che crossa per Mauri, il quale devia di testa all’indietro a beneficio di Hernanes che devia in porta, realizzando il nono gol in campionato, il secondo lontano dall’Olimpico.
Il Catania prova a scuotersi al 42′ con un bel diagonale ad incrociare di Maxi Lopez, bravo a difendere la posizione sul disturbo di Biava, che però esce di poco.
Dopo l’intervallo, la squadra di Simeone entra in campo con un piglio diverso, cercando di rispondere ai fischi che il pubblico le aveva rivolto al rientro negli spogliatoi. Dopo soli 25 secondi Ricchiuti riesce ad incunearsi nella difesa laziale, suggerendo per Bergessio, il cui tiro viene respinto da Muslera, ma viene prontamente raccolto da Schelotto che realizza il gol del pareggio momentaneo, con la colpevole distrazione di Lichsteiner e Biava.
Dopo il gol incassato la Lazio appare maggiormente intimoita, allungata, ed il Catania più motivato e aggressivo.
La parità, però dura poco: dopo 10′ su cross di Zarate si inserisce in area Mauri che realizza il 2-1, anche se in posizione di sospetto fuorigioco.
La gara, dopo l’episodio del nuovo vantaggio Laziale, ritorna ad essere a senso unico, con un Cania che pare arrendersi alle azioni biancocelesti ed, in particolare di Zarate: al 32′ Hernanes parte in contropiede, suggerisce per l’argentino Zarate che segue l’azione e regala un assist perfetto per Floccari, che finalizza da due passi la perfetta azione in verticale, realizzando il suo ottavo gol in campionato.
La Lazio, dopo la terza realizzazione, gioca sul velluto, mantenendo il possesso e rallentando il ritmo, anche a causa del caldo, fino alla ciliegina del quarto gol, al 43′: perfetta punizione quasi dal limite di Zarate che realizza il sesto gol in campionato, coronando una partita di grande livello, da indiscusso migliore in campo.
Al termine della gara Reja commenta soddisfatto il risultando, precisando l’importanza di mantenere per le prossime cinque partite l’attuale determinazione e concentrazione, elogiando la squadra che, con tutta probabilità, continuerà ad allenare anche per il prossimo campionato, anche se per il rinnovo vuol attendere, scaramanticamente, il termine della stagione.
Il tecnico del Catania Diego Simeone, invece, è deluso per la prestazione dei suoi, apparsi molli e arrendevoli, quasi sazi da un obiettivo-salvezza che appare comunque vicino, dati i 36 punti in classifica.
La Lazio, invece, guadagna punti preziosi sulla Roma, che ha perso ieri col Palermo, e sulla Juventus, fermata per 0-0 a Firenze, in attesa del risultato di Napoli – Udinese di questa sera: ma le porte dell’Europa che conta sembrano ormai spalancate.