La Juve ha detto basta: rescissione del contratto - Ilpallonaro.com (screen Youtube)
La Juventus ha voltato pagina, ma il peso delle scelte passate è ancora ben presente. L’esonero di Thiago Motta, maturato dopo le batoste contro Atalanta e Fiorentina, ha confermato una crisi profonda non solo nei risultati, ma nell’identità stessa della squadra.
La spaccatura tra l’ex allenatore e la dirigenza – con visioni opposte sul futuro – ha spianato la strada a Igor Tudor, chiamato a dare una scossa immediata a un gruppo in difficoltà, ma ancora in corsa per obiettivi cruciali. Tudor arriva a Torino con un compito chiaro: centrate la qualificazione Champions e affrontare con ambizione il Mondiale per Club, vero punto di svolta anche a livello economico. Il tecnico croato, reduce da buone esperienze a Marsiglia e Verona, con un pizzico di Lazio, ha già chiarito che non accetterà il ruolo di semplice traghettatore.
Il suo stile è diretto, aggressivo, senza fronzoli: pressing alto, intensità e un’identità ben definita. Se dovesse riuscire a rianimare la squadra in poche settimane, non è da escludere una sua conferma anche per la prossima stagione. Sul fronte mercato, si annuncia un’estate bollente. I big in uscita sono molti, e Dusan Vlahovic è solo il più chiacchierato. L’aria di rivoluzione è tangibile, e in questo clima di transizione si prepara anche una rescissione contrattuale importante, che rappresenterà l’ennesimo segnale di un ciclo finito. La Juventus vuole cambiare pelle, e con Tudor sempre in bilico ci sarà Giuntoli che avrà parecchio lavoro da fare.
La Juventus ha preso una decisione importante in vista della prossima stagione: Arkadiusz Milik e il club bianconero si separeranno, con una rescissione consensuale del contratto che verrà formalizzata entro fine stagione. La scelta, definita come “inevitabile” da ambienti vicini alla Continassa, è legata a diversi fattori: le condizioni fisiche non più ottimali del centravanti polacco, l’elevato ingaggio (circa 3,5 milioni di euro netti all’anno) e la volontà della Juventus di alleggerire il monte stipendi per preparare una profonda rifondazione della rosa. Milik, 31 anni, ha vissuto un’annata complicata, tra infortuni e una concorrenza sempre più serrata nel reparto offensivo.
L’arrivo di Igor Tudor non sembra aver cambiato le carte in tavola: l’ex Napoli non rientra nei piani futuri del tecnico croato, che punta su profili più dinamici per l’attacco. La rescissione permetterà a Milik di cercare una nuova avventura, probabilmente all’estero, dove non mancano gli estimatori. La Juventus, dal canto suo, eviterà di pagare l’ultimo anno di contratto e potrà investire su soluzioni più giovani o più funzionali al gioco di Tudor. Un addio silenzioso ma significativo, che segna l’inizio concreto della rivoluzione estiva bianconera.