PISTA “KUN” – Non è un mistero che Aguero sia seguito dai più grandi club d’Europa e che quest’estate potrebbe essere quella giusta per monetizzare al meglio la sua cessione. L’Atletico ha fissato il prezzo del cartellino intorno ai 40 milioni (cifra molto alta per le casse bianconere soprattutto considerando i riscatti di Quagliarella e Matri) ma la Juve potrebbe tentare di inserire qualche contropartita tecnica, anche se gli spagnoli non sembrano intenzionati a riscattare Tiago. Dunque Marotta dovrebbe provare a inserire un altro giocatore, magari Felipe Melo, che con l’arrivo di Pirlo sempre più imminente e il riscatto di Aquilani non appare al centro del progetto della nuova Juve. I 25 milioni di euro pagati per il brasiliano sono un fardello importante nel bilancio dei piemontesi, che già l’anno scorso hanno registrato una grossa minusvalenza nella cessione di Diego e dunque l’ideale potrebbe essere utilizzare Melo come pedina di scambio.
SALDI “GALATTICI” – Sempre in Spagna va monitorata la situazione del Real: uno tra Higuain e Benzema sembra destinato a lasciare la “Casa Blanca”. Mourinho spinge per cedere il francese mentre la dirigenza vorrebbe lasciar partire “El Pipita” e nelle prossime settimane si capirà meglio chi prevarrà in questa lotta intestina. La Juve è alla finestra e memore delle esperienze di Robben e Sneijder non vuole lasciarsi sfuggire la possibilità di prendere un campionissimo a prezzi relativamente contenuti.
DZEKO – Un’ulteriore pista è quella che porta ad Edin Dzeko. L’attaccante bosniaco non è esploso in Premier League e la Juve potrebbe mettere le mani sul giocatore che aveva lungamente seguito l’estate scorsa e che non era riuscita a strappare al Wolfsburg. La dirigenza bianconera potrebbe provare a strappare l’ennesimo prestito con diritto di riscatto, visto che i “Citizens” affronteranno con ogni probabilità la prossima Champions League e intendono rinforzare ulteriormente la rosa con Sanchez.
Dunque tante possibilità che la Juventus dovrà essere brava a sfruttare nonostante le difficoltà nel convincere giocatori di così alto livello a rinunciare, probabilmente, alla Champions, anche perchè si rischia davvero di finire in un circolo vizioso di lunghissima durata.