Claudio Marchisio e l’arte di adattarsi. Ormai, il binomio è più che collaudato, con ottimi risultati peraltro, e pare destinato a proseguire anche nella gestione di Antonio Conte. In partenza, lui, nonostante sia uno dei pilastri dello spogliatoio e nonostante sia stato da tempo designato come il capitano del post-Del Piero, non ha mai la garanzia del posto fisso in squadra: deve guadagnarselo a suon di allenamenti convincenti e di prestazioni di forma e di sostanza, così come ha fatto nelle ultime stagioni. Tutto questo, appunto, potrebbe ricapitare anche quest’anno, anche perchè la dirigenza è attiva sul mercato per cercare delle pedine importanti proprio nel ruolo da esterno sinistro, che Marchisio ha spesso ricoperto con Del Neri, e da mediano, il suo ruolo. Chiunque arriverà, comunque, per Marchisio è ben accetto, perchè sarà un rinforzo per il bene della Juve, ciò che davvero sta a cuore al Principino, uno che è cresciuto con i valori bianconeri impressi a fuoco nella mente. Ecco perchè, anche con Conte, si adatterà ad abbandonare il suo ruolo naturale, quello di mezz’ala, che nel gioco del tecnico salentino non è contemplato, e lo farà di buon grado, per dare comunque il suo contributo alla causa. Ha già iniziato, nei primi scampoli di partite, a testarsi come esterno offensivo ed ha dimostrato di poterlo fare egregiamente, segnando, offrendo assist preziosi ed inserendosi bene. Per lui, quel che conta non è il posto fisso o il posto nel suo ruolo, ma sentirse parte importante del progetto di squadra, sudando in settimana in allenamento e rendendo al meglio in partita: Antonio Conte ha già mostrato il suo grande apprezzamento per lui, affermando con convinzione che Claudio diventerà più forte di lui. Marchisio incassa l’auspicio e precisa: “Vorrei vincere quanto ha vinto lui”. Spirito Juve, senza ombra di dubbio.