Krasic Juve, c’è aria di divorzio. “Conte non lo vuole più”

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Milos Krasic | © MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images

Era arrivato a Torino pagandosi addirittura un aereo privato di tasca sua pur di arrivare in tempo per il primo allenamento con la Juventus, per presentarsi nel migliore dei modi ai suoi nuovi tifosi e far capire alla società quanta voglia aveva di giocare per quella maglia bianconera.

Milos Krasic | © MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images

A poco più di un anno di distanza da quei giorni di fine agosto 2010 le cose si sono completamente ribaltate: Milos Krasic, che sta attraversando un perido difficile, vuole andare via e il più in fretta possibile da Torino come ha riferito oggi il procuratore dell’esterno bianconero alla stampa serba Dejan Joksimovic che punta il dito contro il tecnico Antonio Conte:

Conte non lo vuole più, Milos deve giocare per cui la cosa migliore che possiamo fare per lui è trovare un nuovo club. Vediamo come vanno le cose da qui a Natale. Sia Chelsea che Manchester City si sono fatti avanti in estate ma la Juventus ha deciso di respingere le loro offerte. Non si sa mai cosa accadrà ma entrambi i club sono ancora alla ricerca di un esterno destro. La Juve deve agire in fretta perché se continua a non giocare il valore di Krasic sul mercato calerà. Ripeto, deve giocare e nel giro di un mese dovremmo avere un quadro più chiaro“.

Parole chiare e dirette, siamo certi che la risposta di Conte non tarderà ad arrivare così come accadde con Ziegler che, arrivato all’ombra della Mole quest’estate, fu ceduto nei primi giorni di settembre al Fenerbahce dopo appena due mesi dal suo arrivo per incomprensioni con il tecnico bianconero.
Krasic, che l’anno scorso era stato acquistato dal Cska Mosca per 15 milioni di euro dopo una lunga ed estenuante trattativa, era diventato subito il beniamino della curva bianconera tant’è che era stato designato da molti addetti ai lavori come erede di Pavel Nedved. Inoltre Milos era stato voluto fortemente dalla Juventus che aveva puntato tanto su di lui e lo preferì ad Edin Dzeko vista che le regole allora vigenti prevedevano il tesseramento di un solo extracomunitario, proveniente da campionati esteri, a stagione ed entrambi non possedevano passaporto comunitario.
La stagione del biondo serbo cominciò sotto i migliori auspici, grandi prestazioni e partite devastanti che lo avevano reso l’arma letale dell’allora tecnico bianconero Gigi Del Neri ma con il passare del tempo anche lui era stato “risucchiato nel vortice” allineandosi alla mediocrità della squadra bianconera, mediocrità accentuata anche dalla stanchezza di cui è stato colpito Krasic ad un certo punto della stagione che non ha praticamente mai riposato da marzo in poi (data di inzio del campionato russo) e con il Mondiale sudafricano di mezzo.

Il 4-2-4 di Conte sembrava potesse calzargli a pennello e invece si era già intuito sin dai primi allenamenti del pre-campionato che il tecnico salentino non era soddisfatto del lavoro dell’esterno offensivo che quest’anno ha trovato poco spazio eclissandosi completamente e diventando un vero e proprio caso. Ieri la goccia che ha fatto traboccare il vaso, la tribuna, che probabilmente ha scritto, dopo appena un anno, la parola fine all’avventura di Krasic alla Juventus. Se le cose non dovessero cambiare e rimanere tali il serbo a gennaio farà le valigie con destinazione Premier League. Nonostante il primato in classifica la Vecchia Signora si trova a dover fare i conti con i primi scricchiolii all’interno dello spogliatoio.

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