“Credo che tutto questo sia un sogno, ma al contempo ho anche una grande responsibilità. A gennaio il Milan ha aperto le porte a una mia cessione, in quel momento ho capito la posizione dei club, vista anche la crisi, ma a gennaio non era il momento giusto per partire. Dopo la gara con la Fiorentina il Milan mi ha chiamamto
Alle 20:30 il fantasista brasiliano ha messo nero su bianco sul contratto in diretta e poco dopo ha indossato la nuova maglia effettuando il classico giro di campo per salutare tutti i tifosi accorsi allo stadio per rendergli omaggio. Sul palco con lui il presidente del Real Madrid Florentino Perez e il mito delle merengues Alfredo Di Stefano.
Kakà ha scelto di giocare con la maglia numero 8 e non con il 9 come si pensava all’inizio.
Il brasiliano nella conferenza stampa ha parlato anche del suo nuovo compagno di squadra Cristiano Ronaldo, che verrà presentato il 6 luglio: “Giocare con Cristiano Ronaldo è un privilegio. Ma anche Guti, Raul sono dei grandissimi. Sono in una squadra piena di grandi campioni. Ho una grande responsabilità, ma questa non sarà un peso, ma una grandissima motivazione a fare bene. Di Stefano? Mi ha detto che questa sera il Bernabeu sembrava il Maracanà di Rio in Brasile“.
“Ho firmato per sei anni, ma vorrei proseguire il mio rapporto con il Real Madrid anche dopo questi sei anni. Il mercato? Non spetta a me decidere, ma al presidente Perez. I soldi spesi per il mio acquisto? Non sta a me decidere quanto valgo. L’approccio con il Real? E’ stato Galliani a mettermi in contatto con Perez. Le offerte di Calderon nel 2006? Ho sempre detto che era il Milan che doveva decidere del mio futuro” conclude Kakà.