Inciviltà. I tifosi del Napoli in trasferta a Torino per la gara di cartello di sabato sera hanno sfogato la propria rabbia per la sconfitta 2-0 sul campo, distruggendo alcune strutture presenti nella zona riservata agli ospiti nello Juventus Stadium. Inutile cercare ulteriori aggettivi per descrivere questi pseudo tifosi che riescono a danneggiare forse l’unico stadio confortevole per poter guardare una partita anche in trasferta! Fatto sta che la dirigenza juventina adesso deve fare i conti con questi ingenti danni. Si parla di porte divelte, bagni allagati e seggiolini staccati dalla loro postazione. La Digos della questura di Torino è già in possesso dei filmati ed è al lavoro per riconoscere gli autori di questi gesti insensati.
I tifosi napoletani presenti all’interno dello Juventus Stadium erano 2099 e la società bianconera ha messo a disposizione ben 600 stewart per il controllo dell’ordine pubblico (pur potendone utilizzare 300 secondo la legge). Ma questo non è servito a calmare le ire del pubblico partenopeo che dopo aver visto la propria squadra perdere ha ben pensato di vendicarsi devastando il settore ospiti. E’ corretto aggiungere che non si tratta della prima volta, visto che anche durante la partita di ritorno dello scorso campionato, i tifosi campani si comportarono nello stesso identico modo di sabato sera. Entro martedì un perito determinerà i danni che si farà carico la stessa società bianconera.
Questi atti vandalici si aggiungono allo schiaffo subito da uno steward da parte di un magazziniere del Napoli. La Juventus ha immediatamente sporto la denuncia alla Procura Federale che indaga sull’episodio e deciderà se prendere provvedimenti in merito.
Mi piace ricordare che stiamo pur sempre parlando di una partita di calcio, che fino a prova contraria dovrebbe essere classificato come uno sport, ma che pian piano di sportivo sta perdendo ogni minima caratteristica. La rivalità tra le due società è nota a tutti e probabilmente in queste due settimane d’attesa, il match è stato caricato fin troppo da entrambe le parti, pur essendo solo all’ottava giornata. E poi ci si domanda perché allenatori e giocatori preferiscano altri paesi al nostro…