Juventus Stadium, avanguardia all’italiana
La cerimonia dello Juventus Stadium | ©Valerio Pennicino/Getty Images
Uno stadio bellissimo, sorto in soli due anni dalle ceneri del Delle Alpi e considerato il fiore all’occhiello della rinascita bianconera e il fiore all’occhiello di un Italia che per una volta tanto dimostra di esser al passo con i tempi e all’avanguardia. Tutto bello, tutto vero per soli 42 giorni il tempo necessario alla procura torinese di aprire un inchiesta e farci ricordare come in fondo siamo sempre italiani.
La cerimonia dello Juventus Stadium | ©Valerio Pennicino/Getty Images Tre tecnici sotto accusa e una “diagnosi” pesantissima
crollo colposo ,
falso ideologico e
frode in commercio per l’acciaio usato per far sorgere i piloni su cui si poggia la stabilità dello
Juventus Stadium . Ieri c’è stato il rischio di un sequestro poi scongiurato in serata dopo un summit in procura alla presenza di Andrea Agnelli, del sindaco Fassino e degli avvocati della Vecchia Signora. Nella conferenza stampa dei pm della Procura di Torino quest’oggi si è aggiunta la pesante accusa di aver falsificato alcuni incartamenti per anticipare la fase di collaudo e ultimare i lavori prima dell’inizio del campionato permettendo alla Juventus di giocare da subito davanti al suo pubblico. Adesso ci sarà un’inchiesta ed una perizia di esperti ma la figuraccia è ormai montata e come ogni storia all’italiana che si rispetti c’è sempre qualcosa che non torna totalmente. Se addirittura si ipotizza la possibilità di crollo perché continuare a far giocare la Juventus in quello stadio? La società comunque parte lesa nella vicenda si dice sicura della stabilità dello Juventus Stadium e i tifosi attraverso il web ipotizzano l’ennesimo complotto (avvalorato dal blitz della Consob) ai danni della Vecchia Signora per destabilizzare l’ambiente e far scemare l’entusiasmo.