In attesa che la Formica atomica possa dimostrare anche all’Europeo di Polonia ed Ucraina il suo valore, se verrà chiamato in causa in maniera importante dal ct Cesare Prandelli, intorno alla posizione di Sebastian Giovinco le trattative fervono, coinvolgendo le due società comproprietarie del suo cartellino, ossia Parma e Juventus.
Il club bianconero, infatti, soprattutto per rispondere alle precise volontà di mister Conte, sta premendo per risolvere in fretta la questione ed assicurarsi la totalità del cartellino anche se, finora, ha puntato ad evitare eccessivi esborsi richiesti dal club gialloblu, che inizialmente aveva fissato il prezzo sulla base di ben 20 milioni di euro per la metà, alla luce del suo ottimo rendimento nella scorsa stagione, con 15 gol segnati ed il ruolo di decisivo assist-man. Nella giornata di giovedì scorso, a Milano, c’è stata invece la svolta, o, almeno, un passo in avanti decisivo per evitare le fatidiche buste, in calendario per il prossimo 22 Giugno, e l’eventuale “scippo” da parte dell’Inter, che, oltre ad essere un grande smacco, sarebbe realmente clamoroso.
L’incontro in questione ha visto protagonisti Beppe Marotta e Pietro Leonardi, finalizzato a limare la richiesta di venti milioni, inserendo nell’affare qualche contropartita tecnica che potrebbe interessare al club emiliano: nella lista del club di Ghirardi ci sarebbero Giandonato, El Kaddouri, Ekdal, ed anche Michele Pazienza, rientrato alla “base” juventina dopo l’esperienza positiva in maglia Udinese. Inoltre, nell’operazione potrebbe essere inserito anche l’attaccante dell’Under 21 Manolo Gabbiadini, che la Juventus sta trattando con l’Atalanta, che potrebbe essere rilevato in comproprietà e girato, poi, al Parma.
L’offerta economica della Juventus, di aggirerebbe, così, sui tredici milioni di euro, una cifra comunque importante anche se inferiore rispetto alle richieste iniziali: per tal ragione, il Parma si è preso un “weekend di riflessione” per valutare la proposta prima del 22 Giugno e proprio Pietro Leonardi, pur smentendo la conclusione della trattativa, ha lasciato intendere che le possibilità di esito positivo con la Juventus sono buone: “Se la Juventus dimostrerà di volere veramente il giocatore, i problemi saranno inferiori rispetto ad altre soluzioni. Perché Sebastian è a metà tra i due club. E soprattutto perché lui è nato e cresciuto nella Juve e di quella maglia è innamorato”.
Le prospettive che la questione venga risolta in tempi brevi, dunque, sembrano esserci, anche se finchè non ne verrà data l’ufficialità, la certezza non potrà esistere, soprattutto considerando l’interesse dell‘Inter – ormai non più celato – che rimarrà in agguato fino alla fine.