
Una rivoluzione in casa Juventus per riscattare una stagione caratterizzata da ombre piĆ¹ che luci era necessaria ed ĆØ solo allāinizio: troppo mortificante il sesto posto in classifica a -19 dallāInter capolista, a 6 punti dalla qualificazione in Champions a sole tre giornate dalla fine, un cammino in Europa disastroso e figuracce su tutti i campi dāItalia e non solo che rischia di infangare in modo indelebile la storia gloriosa della Vecchia Signora.
La ricostruzione doveva partire necessariamente dai vertici societari: lāaltro ieri John Elkann, maggior azionista nonchĆØ presidente Exor e Fiat che detiene il 60% della Juventus, ha affidato al cugino Andrea Agnelli la presidenza del club bianconero che verrĆ investito ufficialmente dalla carica al prossimo consiglio di amministrazione in programma a fine stagione. Eā evidente che la strategia della famiglia (Agnelli ā Elkann ndr) ĆØ stata quella di tornare in prima linea per assicuare un futuro piĆ¹ roseo dopo le vicissitudini e, ripetiamo, le mortificazioni di questa annata āmaledettaā.
Scelto il presidente del nuovo corso, lāaltro obiettivo ĆØ quello di dotare lāorganigramma del club di una persona che conosca bene il calcio, in grado di gestire, di fare da collante tra societĆ e giocatori e fare da parafulmine quando occorre, in pratica il ruolo che per tanto tempo ĆØ stato di Luciano Moggi: il nuovo direttore generale sarĆ con ogni probabilitĆ Beppe Marotta, attuale ad della Sampdoria e cultore, tra le altre cose, del settore giovanile. Con lāarrivo di Marotta verrĆ ridimensionato il ruolo del tuttofare, con scarsissimi risultati, Jean Claude Blanc: il manager francese tornerĆ alle origini e si occuperĆ soltanto della parte economica del club, incarico che ricopriva al suo arrivo alla Juventus e svolto, peraltro, egregiamente.
Inoltre un posto da dirigente potrebbe trovarlo anche Pavel Nedved che, secondo il suo ex procuratore Raiola, con Andrea Agnelli presidente ĆØ molto probabile. Il giocatore ceco, ritiratosi alla fine della scorsa stagione, aveva avuto dei dissidi con lāattuale dirigenza che lo aveva costretto a dare lāaddio alla Juventus e al calcio giocato; con il giovane Agnelli al timone di comando le cose potrebbero cambiare radicalmente ed accettare cosƬ un incarico in societĆ o nel settore giovanile. Comunque sia sarĆ un gradito ritorno, un idolo per i tifosi bianconeri che non lo hanno mai dimenticato.
Chiusa la parentesi dedicata alla dirigenza, passiamo alle questioni tecniche: ĆØ inutile continuare a nascondersi dietro un dito con smentite varie e scelte rimandate a fine stagione; il nuovo allenatore sarĆ Rafael Benitez, si attende soltanto la fine della stagione per darne lāufficialitĆ (qualcuno dice che abbia giĆ firmato addirittura un pre-contratto). Molti considerano la scelta di Benitez, grande motivatore, come quella giusta per riportare la Juventus agli antichi splendori, lavorando prima sulla testa dei giocatori e poi sulle gambe.
Il tecnico spagnolo, perĆ², ha richiesto enormi sacrifici economici per spostarsi da Liverpool, che lo lascerĆ partire senza problemi per sbarazzarsi di un ingaggio pesante e contenere la crisi finanziaria che sta attraversando al momento il club del Merseyside. Elkann gli ha garantito i 4 milioni di euro di ingaggio annui, piĆ¹ bonus e premi, per le prossime 3 stagioni (esattamente quello che percepiva nel club inglese), il ruolo di manager allāinglese con pieni poteri decisionali per quanto riguarda il calciomercato ma, cosa piĆ¹ importante, il consistente investimento triennale di 200 milioni di euro, vale a dire un budget per questa stagione di 80 milioni, che potrĆ spendere a suo piacimento.
Obiettivi principali del tecnico sono Fernando Torres (piĆ¹ un sogno che realtĆ ) e Edin Dzeko: lāattaccante spagnolo ha giĆ dichiarato di voler lasciare la Premier League per giocare in un altro campionato (una coincidenza?) ma lāelevato costo del cartellino (il Liverpool non lo venderĆ per meno di 60 milioni di euro) ne pregiudicano una possibile trattativa. A meno che non si ceda qualche giocatore illustre (Buffon, Felipe Melo, Diego, Amauri su tutti) per racimolare qualche milioncino in piĆ¹ e arrotondare gli 80 messi a disposizione dalla societĆ . Torres ĆØ il pupillo di Benitez ma nonostante tutto sarĆ difficile portarlo con se a Torino. Ed ĆØ per questo che Rafa vorrebbe puntare su Dzeko: lāattaccante bosniaco, che ĆØ stato ad un passo dallāindossare la maglia del Milan ma seguito anche con attenzione dagli uomini di mercato bianconeri, sembra essere lāalternativa adatta a Torres. Il Wolfsburg chiede 30-35 milioni, lāaffare puĆ² andare in porto. Occhi puntati anche su Pazzini e Gilardino, anche loro nelle mire del nuovo tecnico e di Marotta.
Da Liverpool arriveranno sicuramente Dirk Kuyt e Javier Mascherano: per lāattaccante olandese, ottimo per il gioco di Benitez in cui ĆØ capace di ricoprire vari ruoli dalla prima punta allāesterno offensivo, ci vorranno non piĆ¹ di una decina di milioni; per il centrocampista argentino anche meno. Lāarrivo dei due giocatori porterĆ alle cessioni sicure di Trezeguet e Camoranesi oltre quella di Sissoko, arrivato alla Juventus proprio dal Liverpool per la difficile convivenza con Benitez. Negli ultimi giorni si ĆØ parlato anche di un ritorno di fiamma per Aquilani (per lui lāinvestimento perĆ² si aggirĆ sui 20 milioni).
Capitolo difensori. La retroguardia bianconera ĆØ da svecchiare: Legrottaglie, Cannavaro, Zebina, Grosso sono sul viale del tramonto mentre Grygera e De Ceglie non offrono molte garanzie. Gli unici sicuri del posto in squadra e su cui Benitez ha intenzione di rifondare la difesa sono Chiellini e Caceres che verrĆ riscattato per 7 milioni dal Barcellona e che presumibilmente verranno affiancati da Kjaer, ormai la trattativa con il Palermo ĆØ in fase avanzata e potrebbe chiudersi con esito positivo. Costo dellāoperazione 15 milioni ma le pretese rosanero potrebbero abbassarsi se i bianconeri inseriranno qualche buon giovane di prospettiva nella trattativa. Ma non cāĆØ solo il danese: Mexes continua ad interessare considerando anche che Ranieri nella Roma gli preferisce Burdisso nel suo ruolo; difficile perĆ² che arrivino entrambi. Infine per le corsie laterali si fanno i nomi di Rafinha dello Schalke, di Bale del Tottenham, di Evra del Manchester United, di Kolarov della Lazio e di Aogo dellāAmburgo sulle cui tracce cāĆØ anche il Milan.