Ancora qualche ora di attesa e poi lo Juventus Stadium sarà teatro non solo del derby d’Italia numero 186 in campionato ma anche del match tra le attuali prime della classe della Serie A, ovvero Juventus e Inter. Una gara che da sempre, ma soprattutto dal 2006, ha un sapore particolare non solo per le tifoserie ma anche per le rispettive dirigenze dei due club che oggi più che mai, dopo lo scoppio di Calciopoli, si trovano una di fronte all’altra in una sfida che sa di scudetto.
L’Inter infatti, dopo l’ottava vittoria consecutiva e la sesta in campionato, è stata etichettata, approfittando anche della flessione del Napoli, come la vera anti-Juve, unica attualmente a tenere il passo della squadra campione d’Italia che in campionato quest’anno si è dimostrata un rullo compressore, associazione motivata dalle 9 vittorie ottenute (e 1 pari) nelle 10 partite disputate che hanno permesso ai bianconeri di stabilire un record, quello della migliore partenza di sempre in assoluto nei campionati a girone unico a 20 squadre (dalla stagione ’94-’95). Ancora lontano invece quello della più lunga striscia di imbattibilità detenuto dal Milan che dal 1991 al 1993 riuscì a infilare 58 risultati utili consecutivi senza mai perdere in campionato, la Juve è a 49. Stramaccioni in conferenza stampa non si è nascosto affermando di non voler firmare per il pari consapevole di avere a propria disposizione i mezzi per interrompere la lunga imbattibilità dell’arci-rivale e di violare per la prima volta lo “Stadium”. Conferenza stampa disertata invece dalla Juventus, così come successo prima del Bologna nel turno infrasettimanale, per evitare di alimentare polemiche dopo la contestatissima direzione di gara di Catania in vista della partitissima di stasera.
Centrocampo stellare dei bianconeri contro il tridente esplosivo dei nerazzurri. Saranno questi due settori le chiavi di volta del match. La Juve deve la sua forza principalmente ai suoi interpreti di centrocampo con il direttore d’orchestra Pirlo a dettare i tempi di gioco e la qualità e quantità di Marchisio e Vidal in mezzo al campo che fanno invidia ai più grandi club di tutta Europa; l’Inter ha in Milito un terminale offensivo letale e quasi senza eguali in Europa, Cassano sta dando spettacolo trascinando la squadra nerazzurra con i suoi gol e i suoi assist e Palacio non sta facendo rimpiangere affatto Sneijder. Il giovane tecnico nerazzurro però potrebbe non puntare sul suo tridente ben collaudato preferendo inserire un centrocampista in più, Guarin, al posto di Cassano rendendo la mediana più muscolare con Zanetti, Gargano e Cambiasso e Nagatomo largo a sinistra. Confermata la difesa a 3 con Ranocchia, Samuel e Juan Jesus. In porta il “para-rigori” Handanovic.
In casa Juventus Antonio Conte non ha dubbi e conferma il 3-5-2. Rientrano, dopo il turnover contro il Bologna, Lichtsteiner, Chiellini, Vidal, che era squalificato, Marchisio, Asamoah, Giovinco e Vucinic. Linea difensiva quindi con Chiellini, Barzagli e Bonucci davanti a Buffon, sugli esterni il terzino svizzero e il centrocampista ghanese con Pirlo, Vidal e Marchisio, al rientro dall’infortunio alla cavaglia in mediana; le chiavi dell’attacco saranno affidate a Giovinco e Vucinic.
PROBABILI FORMAZIONI JUVENTUS-INTER
Juventus (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, Asamoah; Vucinic, Giovinco. A disp.: Storari, Rubinho, Marrone, Lucio, Isla, Caceres, De Ceglie, Pogba, Giaccherini, Matri, Bendtner, Quagliarella. All.: Alessio
Inter (3-4-3): Handanovic; Juan Jesus, Ranocchia, Samuel; Zanetti, Cambiasso, Gargano, Nagatomo; Cassano, Milito, Palacio. A disp.: Castellacci, Belec, Pereira, Silvestre, Jonathan, Bianchetti, Alvarez, Guarin, Mudingayi, Duncan, Livaja. All.: Stramaccioni