Juventus-Genoa termina 1-1, con un pareggio che frena la fuga della Juventus (anche se guadagna un punto sulla Lazio che ha perso nel pomeriggio contro il Chievo, ndr) ma soprattutto finisce con un uragano di polemiche e contestazioni, dopo l’episodio del tocco di mano in area di Granqvist al 92‘ con il difensore genoano che tocca in goffa scivolata il pallone, che gli rimbalza sul braccio allargato mentre cade con le braccia allargate in maniera scomposta. Il direttore di gara Guida non lo concede, nonostante il giudice di porta Romeo in un primo momento sembri intenzionato a concederlo: si accende, così, un parapiglia che si rinfocola al triplice fischio finale, con lo stesso Conte che entra in campo urlando “Vergogna, Vergogna” all’indirizzo del direttore di gara e dei suoi assistenti, rivelando, poi, nel post-partita che l’arbitro Guida avrebbe spiegato la mancata concessione del rigore con un “non me la sono sentita”, ed è stata proprio tale frase a far scattare la furia del tecnico bianconero, indignato dalla non assunzione di responsabilità dell’arbitro.
Una gara, peraltro, già contrassegnata da molti errori nella direzione, come l’episodio del primo tempo con il tocco di braccio di Vucinic, e poi quelli del secondo tempo, con il fallo di Antonelli che trattiene Vucinic per la maglia impedendoli di raggiungere il pallone davanti alla porta, e poi il più eclatante mani di Granqvist che, proprio perchè accaduto in extremis, lascia negli occhi l’impressione di esser stato determinante e, dunque, costituisce la “molla” delle proteste bianconere che si esprimono anche con Beppe Marotta, che addirittura fa riferimento alla provenienza geografica (Torre Annunziata, provincia di Napoli) per comprendere la causa della difficoltà dell’arbitro Guida nell’ assumersi la responsabilità di concedere il penalty proprio allo scadere.
Episodi a parte, Juventus-Genoa è stato un match intenso, combattuto e tirato nel primo tempo, con la squadra del debuttante Ballardini che mostra gran carattere e voglia di riscatto, e riesce a imbrigliare bene i tentativi bianconeri che, infatti, non riescono ad essere pericolosi anche a causa di un Vucinic troppo nervoso, che si intestardisce con iniziative personali di scarso effetto. Nel secondo tempo, invece, la Juventus entra in campo con ben altro piglio ed inizia a macinare gioco, a tenere palla ed alzare il ritmo e, così, al minuto 54′ giunge la rete che sblocca il risultato su grande intuizione di Vucinic che libera in profondità Lichtsteiner che mette al centro per la deviazione di Quagliarella (il gol è suo anche se Granqvist manda in rete): 1-0.
Dopo il vantaggio, la Juventus potrebbe raddoppiare ma, a sorpresa, arriva il pareggio da doccia fredda del Genoa al minuto 69′, realizzato proprio dall’ex Borriello (appena entrato) su colpo di testa su cross di Kucka dalla destra: 1-1, Borriello non esulta nella “casa” della sua ex squadra con cui ha vinto lo scorso anno lo scudetto.
Conte prova a rimediare alla rete subita ed inserisce in campo Giovinco e, poi, il giovane Beltrame all’esordio in serie A, ed è lo stesso Sebastian Giovinco a sfiorare la rete del vantaggio, su un calcio di punizione calciato magistralmente che, però, termina sul palo con Frey ormai battuto. Pochi minuti dopo, anche Beltrame impensierisce Frey, con un bel tiro potente che il portiere francese riesce a respingere. Nel finale il Genoa resta in dieci per l’infortunio di Floro Flores (con i cambi ormai terminati da Ballardini), ed il copione prevede assalto della Juventus, con i rossoblu totalmente rintanati nella propria trequarti difensiva. Il muro del Genoa non crolla, al 92′ il brivido finale è per il colpo di testa di Bonucci che però non inquadra la porta: poi, la scena è tutta per il fallo di mano di Granqvist.
Juventus-Genoa, le pagelle
Vidal 7 In grande crescita, sta tornando ai suoi livelli dopo un periodo di flessione fisica
Bonucci 7 Sicuro e preciso nelle chiusure, azzarda anche qualche “sombrero” in fase di disimpegno
Borriello 6.5 Entra e segna alla sua ex squadra, con un gol di testa che risulta essere il suo “marchio”
Juventus-Genoa, il tabellino:
Juventus (3-5-2): Buffon sv; Barzagli 6.5, Bonucci 7, Caceres 6; Lichtsteiner 6, Vidal 7, Pogba 6, Marchisio 6 (82′ Beltrame), De Ceglie 6 (73′ Giaccherini); Vucinic 6, Quagliarella 6.5 (69′ Giovinco). Allenatore: Conte.
Genoa (3-5-2): Frey 6,5; Granqvist 6, Manfredini 6 (66′ Rossi), Moretti 6; Pisano 6.5, Kucka 6.5, Matuzalem 6.5, Olivera 6 (59′ Bertolacci), Antonelli 6; Immobile 5.5 (59′ Borriello 6.5), Floro Flores 5. Allenatore: Ballardini.
Juventus-Genoa 1-1: 54′ st Quagliarella, 69′ Borriello
Juventus-Genoa, video:
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