Juventus-Fiorentina non è mai un match come gli altri, perlomeno dal punto di vista dell’intensità emotiva con cui ci si prepara all’incontro-scontro ed indipendentemente dalle rispettive posizioni in classifica. E’ una sorta di Derby a distanza, sentito in particolar modo in riva all’Arno piuttosto che in riva al Po, ma che si alimenta da sè, senza bisogno di “stimoli esterni”. E’ una rivalità che esiste da sempre, e che sempre esisterà, anche se nel corso degli anni ha registrato qualche “picco”, come nel caso dello “sgarbo” compiuto dalla Signora che strappò a Firenze il suo pupillo Roberto Baggio, idolo della Fiesole, oppure in occasione dello scontro verbale (su temi politico-economici e, di riflesso, calcistici) tra la presidenza Viola dei Della Valle e l’amministratore delegato della Fiat Sergio Marchionne, vicino alla Juventus per ovvi motivi. In questo Febbraio 2013 i temi “caldi” che potrebbero infiammare la gara non sembrano esservi, anche perchè la Juventus non è riuscita a mettere a segno il colpo Jovetic, una circostanza che i tifosi Viola non avrebbero mai potuto perdonare alla Juve. Ma, anche se Jo-Jo è rimasto in maglia Viola, come dicevamo, Juventus-Fiorentina si alimenta da sè, vive di vita propria, ed è perciò che si è già registrato il tutto esaurito allo Stadium, a ben quattro giorni di distanza dal match, in programma sabato alle ore 18.
L’unica speranza di accaparrarsi un tagliando è che “si liberino quelli degli aventi diritto e, in tal caso, la vendita sarà riaperta il giorno 8 Febbraio” come annuncia il sito della Juventus. In verità, una piccola polemica tra i due club c’è stata, inerente proprio la questione biglietti: la dirigenza Viola, infatti, aveva protestato “con chi di dovere” per il prezzo dei biglietti (si parte da un minimo di quaranta euro, ndr) ritenuto eccessivo, ma “ognuno fa ciò che vuole“, come lo stesso presidente Andrea Della Valle ha concluso.
Attorno all’attesissimo Juventus-Fiorentina ruotano, però, i problemi dei due tecnici costretti a fare i conti con una rosa decimata dalla partenze per le Nazionali, oltre che da squalifiche e infortuni. In casa Juventus saranno di sicuro assenti lo squalificato Bonucci, l’infortunato Chiellini, Asamoah in Coppa d’Africa, mentre sono in dubbio Giovinco e Marchisio che non sono stati convocati dal ct Prandelli per le non ottimali condizioni fisiche, oltre che Antonio Conte che, proprio come nel match di andata allo Stadio Franchi, seguirà la gara dalla tribuna, nel suo box riservato e schermato dello Juventus Stadium. In casa Viola, invece, Montella non potrà disporre di Aquilani e Migliaccio per squalifica e di Sissoko (ex dell’incontro) impegnato in Coppa d’Africa, mentre Cuadrado potrebbe rientrare dall’impegno con la propria Nazionale colombiana proprio in extremis, nella giornata di venerdì.
Ma anche con le squadre decimate e prive di titolari importanti, ed anche se per la Juventus si avvicina sempre più l’attesissimo ottavo di andata di Champions League contro il Celtic, Juventus-Fiorentina non perde il suo fascino, al punto che allo Stadium potrebbero essere presenti due tifosi d’eccezione, che si troveranno a Torino per impegni elettorali ed approfitteranno per assistere al match, magari fianco e fianco per consolidare, aldilà della rivalità calcistica, il sodalizio collaborativo che si è creato in queste ultime settimane: il candidato presidente del Consiglio per il centro-sinistra Pierluigi Bersani, tifoso juventino, e Matteo Renzi, sindaco di Firenze oltre che “secondo” alle primarie del centro-sinistra, e tifosissimo Viola.