Ciro Ferrara naufraga in Sardegna, ma prima che faccia buio interviene il commissario campione del mondo. Sostiene Marcello Lippi: «Il campionato di Serie A rimane ancora aperto. Indubbiamente certi valori si stanno delineando, ma parlare di scudetto già assegnato mi pare esagerato». Vero, magari non sarà un granché. Ma con la Juve terza in classifica, a -8 dall’Inter, sottolineare il concetto ha almeno due significati.
Primo: è questione di buon senso, lo raccontano i numeri. La difesa Secondo: allungare il discorso campionato, significa allargare gli orizzonti di Ferrara. Dire che deve restare al suo posto, sulla panchina bianconera.
Così, per evitare che un progetto delineato venga cancellato. Sulla scelta di Ciro Ferrara, un’estate fa, è stato decisivo l’intervento di John Elkann, presidente della Exor. E il nipote dell’Avvocato ha già proposto a Marcello Lippi (almeno in due occasioni) di tornare alla Juventus, con l’incarico di direttore dell’area tecnica. Tutto, ovvio, dopo l’avventura Mondiale in Sudafrica.
La proposta è stata confermata (pubblicamente) dallo stesso Lippi. Che anche la settimana scorsa, in un’intervista al settimanale «Espresso», non ha escluso l’ipotesi. Lippi, in passato, ha detto: «Non tornerò più sulla panchina della Juventus». Infatti un dirigente siede in tribuna. In panchina può restare Ferrara. Non lo ha scelto Lippi, certo. Ma la scelta della Juventus è stata (assai) gradita dal commissario tecnico. Lippi più Ferrara, non è l’unica combinazione. Ma è la più gradita: ai due interessati, ai vertici della Juventus. Ed esclude altri abbinamenti futuri.
Ferrara è stato giocatore del c.t., ha fatto parte del suo staff azzurro. E’ uomo che merita fiducia. Quella del commissario tecnico, quella della Juventus. Finirà così, qualunque cosa succeda, anche contro Inter e Bayern Quelle notti, sotto le luci di Torino, l’ombra di Lippi si farà vedere. A Ferrara, un’ombra così, non fa paura. Fa solo coraggio.
[via: gazzettadellosport]