Record su record, è questo il leit motiv della Juventus di Antonio Conte vittoriosa contro la Fiorentina ed, ora, a +14 sulla Roma seconda in classifica fermata dal Napoli. Mister Conte nel dopo-partita per la prima volta si è sbilanciato nel commentare il risultato dei suoi ragazzi, giunti alla quattordicesima vittoria consecutiva in casa, allo Juventus Stadium, eguagliando il record del Torino del 1975-1976 ed eguagliando il passo del Bayern Monaco che, come la Juventus, nella Bundesliga ha finora totalizzato l’en plein dei successi nelle gare disputate in casa. Ecco perchè Antonio Conte si è “sbottonato” con l’affermazione: “lo scudetto è nostro al 50%”. Conoscendo lo stile di mister Conte, dunque, una dichiarazione del genere meriterebbe di essere sottolineata più volte considerando che risulterebbe come un’ammissione della concreta possibilità di vittoria del terzo titolo consecutivo in barba a tutte le scaramanzie del caso.
D’altronde, di fronte a certi numeri sarebbe irreale negare l’evidenza: la Juventus, infatti, ha già raggiunto quota 72 punti in classifica e, fino al termine del campionato, può legittimamente puntare a raggiungere la fatidica quota 100, superando in tal caso il record dell’Inter di 97 punti. Potenzialmente, numeri alla mano, la Juventus potrebbe addirittura toccare quota 105 ma, ovviamente, bisognerà fare i conti anche con le avversarie oltre che con gli impegni di Europa League del giovedì.
Oltre ai punti conquistati, però, i record da raggiungere potrebbero essere ancora diversi: a cominciare dal record assoluto di vittorie interne, che nessuno mai ha raggiunto nel campionato italiano: 15. La Juventus avrebbe l’occasione di raggiungerlo se ottenesse i tre punti nella prossima gara casalinga, contro il Parma di Donadoni. I gialloblu sono, sì, un avversario ostico che sta affrontando un ottimo momento di forma ma Antonio Conte ha dimostrato di essere particolarmente interessato al fatto che la sua squadra venga ricordata come la “Juventus dei record” anche per distinguere la sua gestione da quella di altri tecnici del passato (Capello su tutti), evidenziando le sue capacità di risollevare una squadra che proveniva dagli anni della ricostruzione dopo la serie B e dopo due settimi posti consecutivi, riportandola ai trionfi propri del suo blasone. Per questo, il mister salentino caricherà i suoi a dovere, facendo leva sui giusti stimoli. Prima, però, c’è ancora un aspetto da migliorare ed al quale la società e Conte hanno dichiarato di tenere molto: il rendimento europeo. Infatti, con un’eliminazione nella fase a gironi della Champions sulle spalle, la Juventus è chiamata a riscattarsi in Europa League, anche alla luce della finale prevista proprio nel “tempio” dello Juventus Stadium. Dopo la “Fiorentina a pranzo” sarà la volta della “Fiorentina a cena”? (citando i messaggi di sfottò circolati su Twitter nella giornata di ieri).
In questi termini, però, mister Conte farà tutti gli scongiuri del caso.