Mandato giù il mezzo boccone amaro per la sconfitta, la prima stagionale, inflitta dal Napoli che è valsa la decima Coppa Italia nella bacheca juventina, Andrea Agnelli intervenuto alla Business School di Londra durante il convegno Global Leadership Summit dedicato allo sport e agli impianti sportivi, si è soffermato a raccontare la sua personale esperienza nel riportare in alto il nome della società bianconera dopo il periodo di delusioni passato nel post calciopoli. E a proposito della finale di Coppa Italia il Presidente ammette: “Se a settembre mi avessero detto ‘vinci il campionato e perdi la finale di Coppa Italia’, avrei firmato subito. Siamo davvero orgogliosi dell’impresa che abbiamo fatto quest’anno, questa sarà ricordata comunque come la squadra degli invincibili, perché 38 partite in campionato con nessuna sconfitta è stata una cavalcata che ricorderemo per sempre” – E a chi nei giorni scorsi ha accusato la squadra di aver esagerato con i festeggiamenti perdendo di vista l’obiettivo Tim Cup risponde – “Certo dopo la vittoria abbiamo festeggiato, anche bene e molto. Con il senno di poi uno potrebbe dire: ‘Non bisognava festeggiare per rimanere concentrati’; ma questo scudetto nella storia della Juventus ha significato troppo per non festeggiarlo come lo si è festeggiato”
Sulla storia della Juve Andrea Agnelli spiega:
“Parlare di Juventus è motivo d’orgoglio, è una delle società con più successi al mondo e da più tempo legata alla sua proprietà. La mia Famiglia ne detiene il controllo dal 1923. Alla Juventus quest’anno abbiamo inaugurato lo stadio che cambia il calcio in Italia. Abbiamo inaugurato il Museo dove c’è tutta la nostra storia. Abbiamo vinto il campionato imbattuti. Quando vado al Museo vedo che ci sono tanti scudetti per cui la gente ha fatto polemiche. Ma per noi sono 30!”
Grande fautore del ritorno alla vittoria è stato sicuramente Antonio Conte e di questo la società tutta gliene ha sempre riconosciuto i meriti, ecco perché il rinnovo del contratto che lo legherà ancora ai colori bianconeri sembra sempre più vicino nonostante le accuse di Carobbio sul coinvolgimento del tecnico alla questione calcio scommesse. Al riguardo di tutta questa vicenda Agnelli si è detto assolutamente d’accordo sulla linea comportamentale scelta dal tecnico bianconero: “Ha ragione il mister. Per il momento stiamo leggendo opinioni che scrivono i media. Aspettiamo di vedere se e quando qualcuno verrà convocato, andrà a rispondere con fiducia per quello che è il lavoro degli organi inquirenti”.
Nessuna indiscrezione sono riusciti invece a strappargli i giornalisti in merito alle prossime mosse di mercato rifugiandosi dietro ad un “Chiedete a Beppe Marotta”.
Al termine del suo intervento il suo pensiero si è rivolto alla valenza che lo sport assume nella vita quotidiana di ciascuno: “Io penso che la stagione delle grandi spese sia finita. Ma la componente più importante, cioè i tifosi, continueranno a seguire il calcio. Lo sport significa sogni ed emozioni ed è una via d’uscita dai reali problemi quotidiani”.