L’acquisto è fatto e i tifosi della Juventus possono adesso tirare un primo sospiro di sollievo avendo centrato un obiettivo principe e non come spesso è accaduto negli ultimi anni si è dovuto ricorrere alla seconda o alla terza scelta. Il secondo peso sul groppone è però adesso quello relativo al reale valore di Arturo Vidal e l’incubo questa volta porta a sperare che il jolly cileno non ripercorra i solchi lasciati da Tiago e Felipe Melo acquistati come grandi colpi ma letteralmente sprofondati sotto la pressione di una maglia pesante come quella bianconera. Arturo Vidal ha però tutte le caratteristiche per piacere al tifoso, grinta, impegno, duttilità. Nell’economia del gioco bianconero dovrebbe agire al fianco di Pirlo occupandosi prevalentemente della fase di rottura ma il cileno all’occorrenza non disdegna altri ruoli quali la fase d’impostazione e gli inserimenti senza palla e il tiro da fuori. Scoperto da Voeller durante Mondiale Under-20 in Canada Vidal è cresciuto calcisticamente nel Colo-Colo ma con il passaggio al Leverkusen ha acquisito nuove convinzioni nei suoi mezzi. Quattro anni in Germania sono stati importanti per il suo sviluppo ma è sopratutto in quest’ultima stagione l’exploit del cileno divenuto elemento cardine del centrocampo e vera fonte di gioco tanto da entrare di diritto tra il miglior top undici della Bundesliga insieme a Sahin. Il campo ci dirà se la Juve ha pescato bene ma le premesse questa volta sono davvero interessanti e oltretutto il prezzo pagato per acquistarlo (10,5 + 2 di bonus) fanno apprezzare il lavoro di Marotta.