Juve: toto panchina, spunta Villas Boas

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E se il Mourinho se lo facessero in casa? Mancano ormai nove partite alla fine del campionato e a meno di miracoli, l’avventura di Gigi Del Neri sulla panchina della Juve si concluderà, piuttosto mestamente, il 22 maggio dopo l’ultima partita della stagione.

Ma la domanda nasce spontanea, chi lo sostituirà, su una panchina che dal dopo Calciopoli ha visto susseguirsi 5 allenatori, che per un motivo o per l’altro sono stati sostituiti dopo aver fallito gli obiettivi che ad inizio anno si erano prefissati?
I nomi che si sono susseguiti, da quando le cose in casa bianconera  sono cominciate ad andare per il verso sbagliato, sono quelli di Lippi, Capello, Spalletti e più recentemente di Mazzarri.

Se per l’ex Ct Campione del Mondo e per l’attuale mister inglese si tratterebbe di un ritorno al passato dettato a mio avviso più dalle richieste della piazza, che non da una ponderata scelta societaria; per Spalletti e Mazzarri, invece, sarebbe una prima assoluta con una squadra di grossa tradizione come quella juventina. Spalletti dalla sua avrebbe la grossa esperienza a Roma, conclusasi, si, in maniera non idilliaca , ma che tanto bene aveva fatto negli anni precedenti al suo esonero, vincendo due coppe Italia e una supercoppa Italiana. L’attuale tecnico dello Zenit ha però un ingaggio abbastanza elevato per la politica adottata dalla Juventus,inoltre, pare non convinca molto il presidente Agnelli.

Per quanto riguarda Mazzarri, la sua è una candidatura molto recente e alla quale il presidente De Laurentiis aveva già risposto con un “niet” la settimana scorsa, ma che in giornata è stato costretto a ritrattare viste anche le dichiarazioni del proprio tecnico, che in un’intervista si è mostrato lusingato dall’interesse della società di Corso Galileo Ferraris. E’, infatti, notizia di poche ore fa che durante la presentazione del suo nuovo film ‘Amici Miei – Come tutto ebbe inizio‘, tornando a parlare della questione Mazzarri-Juve, il patron napoletano ha detto:

«Mazzarri? E’ stata una mia idea, se lo cercano in tanti vuol dire che è stata buona. Io e lui lavoriamo di pari passo, solo per il Napoli. E poi è stato furbo parlando di una decisione da prendere a fine stagione, così fino a maggio non se ne parla. Poi se un giorno mi viene a dire che vuole andare via, allora ci sono tante soluzioni e tante altre idee me le posso far venire».

Il 2015 pare non essere poi così lontano, se le sirene di casa Juve incantano il tecnico livornese che sta facendo sognare tutto il popolo napoletano.

Tra tutti questi nomi però non poteva mancare l’outsider che potrebbe spuntarla sulle diverse candidature fatte in questi giorni, il fantomatico sostituto di Del Neri pare essere Andrè Villas Boas, l’attuale tecnico del Porto, che sta dominando in patria, “ammazzando” il campionato: il tecnico 32 enne può vantare, infatti, un ruolino di marcia di 20 vittorie e 2 pareggi in 22 giornate di campionato, con uno score di 51 gol fatti e solo 7 subiti e anche in Europa League, agli ottavi di finale ha, infatti, avuto la meglio sul difficile campo del Cska Mosca dopo aver eliminato il Siviglia nei sedicesimi.

L’ex braccio destro di Mourinho, al Porto, al Chelsea e all’ Inter, dopo aver vissuto all’ombra del “mago di Setubal”, dal 2009 ha deciso di spiegare le ali e provare l’avventura da protagonista in panchina; è proprio nell’ ottobre di due anni fa che viene contattato dall’ Academica, squadra portoghese che allora non militava in acque tranquille, per portare la squadra alla salvezza. Dopo aver preso il comando raggiunge l’obiettivo e l’anno successivo viene ingaggiato dalla sua attuale squadra il Porto, un ritorno al passato per lui visto che la sua prima esperienza da assistente tecnico fu proprio alla corte dei “Dragoes”. Un curriculum di tutto rispetto, quindi, nonostante la giovane età e nonostante sia un tecnico che non ha mai giocato a calcio ma che da adolescente, abitando vicino casa del santone Bobby Robson, si guadagnò il ruolo di giovane osservatore per l’inglese.

Potrebbe, dunque, essere una scelta di prospettiva e che rappresenterebbe un ottimo punto di partenza per l’ennesima rivoluzione tecnica juventina, inoltre, il portoghese  potrebbe convincere il giovane difensore Rolando, già in passato cercato da Marotta, che rifiutò l’offerta per la possibilità di giocare la Champions, ad indossare la casacca bianconera e a sposare un progetto che sicuramente punta a riportare la Vecchia Signora ai fasti di un tempo.

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